Il saggio affronta il tema dei consumi degli immigrati in Italia, un tema emergente che sta sollecitando crescente attenzione. La rilevanza statistica del fenomeno immigrazione nel nostro Paese e i processi di progressiva familiarizzazzione, femminilizzazione, stabilità e ottimismo, che ne connotano lo sviluppo, costituiscono il frame della riflessione. I dati relativi ai consumi dei migranti presenti nel nostro Paese forniti dalle ricerche del Censis e di Eurisko del 2005 suggeriscono di abbandonare progressivamente lo stereotipo che vuole gli stranieri immigrati poveri, emarginati, incapaci di una progettualità di vita nel paese di migrazione, nella consapevolezza che essi mostrano capacità economiche di spesa e di consumo, nonché di risparmio ed investimento, al di là dell’obiettivo primario delle rimesse che versano ai paesi di origine. Si parla di cittadinanza economica che passa attraverso l’accesso al sistema dei consumi, senza, tuttavia, tener conto che il processo di inclusione che con essa si realizza non si traduce in un processo di integrazione, così come inteso dalla teoria sociologica, cioè condivisione ed interiorizzazione di valori, ma sviluppa dinamiche culturali di rifiuto, riappropriapriazione o apertura. Nuovi cittadini dell’economia del nostro Paese gli stranieri anche nei comportamenti di consumo esprimono processi culturali plurimi e contradditori che nel sistema del consumo si mescolano, senza appiattirvisi, a logiche eminentemente economiche e che solo un’osservazione critica può mettere in luce.
R. Paltrinieri, P. Parmiggiani (2007). I consumi degli immigrati. SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, 83, 105-122.
I consumi degli immigrati
PALTRINIERI, ROBERTA;PARMIGGIANI, PAOLA
2007
Abstract
Il saggio affronta il tema dei consumi degli immigrati in Italia, un tema emergente che sta sollecitando crescente attenzione. La rilevanza statistica del fenomeno immigrazione nel nostro Paese e i processi di progressiva familiarizzazzione, femminilizzazione, stabilità e ottimismo, che ne connotano lo sviluppo, costituiscono il frame della riflessione. I dati relativi ai consumi dei migranti presenti nel nostro Paese forniti dalle ricerche del Censis e di Eurisko del 2005 suggeriscono di abbandonare progressivamente lo stereotipo che vuole gli stranieri immigrati poveri, emarginati, incapaci di una progettualità di vita nel paese di migrazione, nella consapevolezza che essi mostrano capacità economiche di spesa e di consumo, nonché di risparmio ed investimento, al di là dell’obiettivo primario delle rimesse che versano ai paesi di origine. Si parla di cittadinanza economica che passa attraverso l’accesso al sistema dei consumi, senza, tuttavia, tener conto che il processo di inclusione che con essa si realizza non si traduce in un processo di integrazione, così come inteso dalla teoria sociologica, cioè condivisione ed interiorizzazione di valori, ma sviluppa dinamiche culturali di rifiuto, riappropriapriazione o apertura. Nuovi cittadini dell’economia del nostro Paese gli stranieri anche nei comportamenti di consumo esprimono processi culturali plurimi e contradditori che nel sistema del consumo si mescolano, senza appiattirvisi, a logiche eminentemente economiche e che solo un’osservazione critica può mettere in luce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.