Il contributo ha lo scopo di indagare le nozioni di regola, eccezione ed errore, delle quali si ha spesso un'idea ingenua, ma che, indagate a fondo, rivelano una notevole complessità. Gli errori, ad esempio, sono enitità dallo statuto variabile: una stessa costruzione linguistica può essere sbagliata in una lingua, ma corretta in un'altra; vi sono contesti nei quali un errore risulta evidente (ad esempio un compito in classe), altri nei quali lo stesso errore non viene colto (ad esempio nel parlato colloquiale in un contesto informale). L'errore, dal punto di vista strettamente linguistico, è spesso frutto di una regola alternativa a quella applicata dalla maggior parte dei parlanti di una lingua; una regola alternativa, ma, in linea di principio, valida tanto quanto l'altra. Il fatto che una venga percepita come sbagliata e una come corretta è puramente convenzionale, legato cioè alla nozione di norma, che è innanzitutto sociale, prima che linguistica. Analogamente, le eccezioni sono spesso manifestazioni di altre regole, se analizzate da un punto di vista diverso. Le regole, poi, non sono la premessa per la produzione di forme linguistiche, ma la conseguenza: le regole colgono regolarità, prima di produrle. Il saggio è dunque una ricognizione delle diverse accezioni che i tre termini assumono nella descrizione delle lingue e di fatto 'smonta' le loro più tradizionali definizioni.

Grandi, N. (2015). Le lingue naturali tra regole, eccezioni ed errori. Bologna : Bononia University Press.

Le lingue naturali tra regole, eccezioni ed errori

GRANDI, NICOLA
2015

Abstract

Il contributo ha lo scopo di indagare le nozioni di regola, eccezione ed errore, delle quali si ha spesso un'idea ingenua, ma che, indagate a fondo, rivelano una notevole complessità. Gli errori, ad esempio, sono enitità dallo statuto variabile: una stessa costruzione linguistica può essere sbagliata in una lingua, ma corretta in un'altra; vi sono contesti nei quali un errore risulta evidente (ad esempio un compito in classe), altri nei quali lo stesso errore non viene colto (ad esempio nel parlato colloquiale in un contesto informale). L'errore, dal punto di vista strettamente linguistico, è spesso frutto di una regola alternativa a quella applicata dalla maggior parte dei parlanti di una lingua; una regola alternativa, ma, in linea di principio, valida tanto quanto l'altra. Il fatto che una venga percepita come sbagliata e una come corretta è puramente convenzionale, legato cioè alla nozione di norma, che è innanzitutto sociale, prima che linguistica. Analogamente, le eccezioni sono spesso manifestazioni di altre regole, se analizzate da un punto di vista diverso. Le regole, poi, non sono la premessa per la produzione di forme linguistiche, ma la conseguenza: le regole colgono regolarità, prima di produrle. Il saggio è dunque una ricognizione delle diverse accezioni che i tre termini assumono nella descrizione delle lingue e di fatto 'smonta' le loro più tradizionali definizioni.
2015
La grammatica e l'errore. Le lingue naturali tra regole, loro violazioni ed eccezioni
7
33
Grandi, N. (2015). Le lingue naturali tra regole, eccezioni ed errori. Bologna : Bononia University Press.
Grandi, N
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