Nella modernità, il Mediterraneo si presenta come un mare quasi diviso, spaccato tra due mondi diversi per cultura, per storia e soprattutto per il diverso livello dell’economia. Si può percepire un Mediterraneo ricco rispetto ad un Mediterraneo povero, rappresentato in modo emblematico dal tradizionale flusso di persone dal Sud verso il Nord. Dal punto di vista della geografia il problema si pone nella logica di trovare e inventare forme e strategie locali in grado di avviare un vero processo di sviluppo dal basso legato alle territorialità delle regioni africane mediterranee. Quali risorse mettere in campo per essere competitivi nello scenario globale? Turismo e cultura si propongono come strumenti privilegiati per vincere una scommessa così difficile, quella dello sviluppo in spazi ancora economicamente marginali, a cui è necessario affiancare adeguate politiche pubbliche e risorse umane locali specializzate. I siti del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO possono diventare un laboratorio per l’innesco di dinamiche di sviluppo locale del settore turistico-culturale, modello da poter poi applicare, con la cautela dovuta, nel continente africano a partire da quella parte mediterranea costituita da tutto il Maghreb e, perchè no?, anche dallo stesso Mashrek, in un ambizioso progetto di ricomposizione geopolitica.
F. Dallari, A. Mariotti (2010). Lo sviluppo locale tra turismo e cultura. Alcuni spunti di riflessione per l'area mediterranea. FIRENZE : Alinea.
Lo sviluppo locale tra turismo e cultura. Alcuni spunti di riflessione per l'area mediterranea
DALLARI, FIORELLA;MARIOTTI, ALESSIA
2010
Abstract
Nella modernità, il Mediterraneo si presenta come un mare quasi diviso, spaccato tra due mondi diversi per cultura, per storia e soprattutto per il diverso livello dell’economia. Si può percepire un Mediterraneo ricco rispetto ad un Mediterraneo povero, rappresentato in modo emblematico dal tradizionale flusso di persone dal Sud verso il Nord. Dal punto di vista della geografia il problema si pone nella logica di trovare e inventare forme e strategie locali in grado di avviare un vero processo di sviluppo dal basso legato alle territorialità delle regioni africane mediterranee. Quali risorse mettere in campo per essere competitivi nello scenario globale? Turismo e cultura si propongono come strumenti privilegiati per vincere una scommessa così difficile, quella dello sviluppo in spazi ancora economicamente marginali, a cui è necessario affiancare adeguate politiche pubbliche e risorse umane locali specializzate. I siti del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO possono diventare un laboratorio per l’innesco di dinamiche di sviluppo locale del settore turistico-culturale, modello da poter poi applicare, con la cautela dovuta, nel continente africano a partire da quella parte mediterranea costituita da tutto il Maghreb e, perchè no?, anche dallo stesso Mashrek, in un ambizioso progetto di ricomposizione geopolitica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.