Pur in presenza di alcuni segnali di novità, connessi all’evoluzione più recente dei flussi migratori interni di italiani e stranieri lungo l’asse Sud-Nord e dell’emigrazione di meridionali e centro-settentrionali verso l’estero, non c’è dubbio che l’emorragia migratoria dal Mezzogiorno prosegua e possa restare significativa anche in futuro, in base alle previsioni demografiche dell’Istat. Un’emorragia certamente meno intensa che nel periodo del decollo economico del paese, ma dall’impatto demografico, e probabilmente anche economico, più evidente, poiché avviene in presenza di un saldo naturale negativo e contribuisce ulteriormente al decremento della popolazione e al suo più rapido invecchiamento.
Impicciatore, R., Strozza, S. (2016). Lasciare il Mezzogiorno. IL MULINO, 1/2016, 125-132 [10.1402/82260].
Lasciare il Mezzogiorno
IMPICCIATORE, ROBERTO;
2016
Abstract
Pur in presenza di alcuni segnali di novità, connessi all’evoluzione più recente dei flussi migratori interni di italiani e stranieri lungo l’asse Sud-Nord e dell’emigrazione di meridionali e centro-settentrionali verso l’estero, non c’è dubbio che l’emorragia migratoria dal Mezzogiorno prosegua e possa restare significativa anche in futuro, in base alle previsioni demografiche dell’Istat. Un’emorragia certamente meno intensa che nel periodo del decollo economico del paese, ma dall’impatto demografico, e probabilmente anche economico, più evidente, poiché avviene in presenza di un saldo naturale negativo e contribuisce ulteriormente al decremento della popolazione e al suo più rapido invecchiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.