Ormai da diversi anni “l’estetica ha superato i confini disciplinari” che erano stati fissati da dibattiti e dottrine fondamentali del passato, e si sente “il bisogno, avvertito […] da più parti, di estendere la mappa teorica e metodologica” della disciplina (Di Stefano 2012: p. 10). In particolare, com’è stato recentemente notato, “i confini di pertinenza dell’estetica” vengono oggi “messi alla prova da fenomeni a lungo marginalizzati, se non addirittura esorcizzati, dal sistema culturale tradizionale”: “fenomeni spesso contraddittori, che però incidono in maniera decisiva sulle attuali configurazioni del gusto”, di modo che questo ruolo, “in passato assegnato in esclusiva all’arte”, oggi è anche, se non perlopiù, “appannaggio di pratiche che si annidano nella vita quotidiana” (Matteucci 2015: p. 9). Scopo del presente contributo è esaminare rapidamente tre testi recenti che si inscrivono in quest’orizzonte tematico in maniera coerente, sistematica e senz’altro molto interessante: (1) la monografia di Andrea Mecacci "L’estetica del pop" (2011); (2) il libro di Maurizio Vitta "Il rifiuto degli dèi" (2012); (3) il volume "Moda e arte" (2012) curato da Marco Pedroni e Paolo Volonté.

Stefano Marino (2015). Estetica del pop, delle arti industriali e della moda. STUDI DI ESTETICA, 3, 1-4.

Estetica del pop, delle arti industriali e della moda

MARINO, STEFANO
2015

Abstract

Ormai da diversi anni “l’estetica ha superato i confini disciplinari” che erano stati fissati da dibattiti e dottrine fondamentali del passato, e si sente “il bisogno, avvertito […] da più parti, di estendere la mappa teorica e metodologica” della disciplina (Di Stefano 2012: p. 10). In particolare, com’è stato recentemente notato, “i confini di pertinenza dell’estetica” vengono oggi “messi alla prova da fenomeni a lungo marginalizzati, se non addirittura esorcizzati, dal sistema culturale tradizionale”: “fenomeni spesso contraddittori, che però incidono in maniera decisiva sulle attuali configurazioni del gusto”, di modo che questo ruolo, “in passato assegnato in esclusiva all’arte”, oggi è anche, se non perlopiù, “appannaggio di pratiche che si annidano nella vita quotidiana” (Matteucci 2015: p. 9). Scopo del presente contributo è esaminare rapidamente tre testi recenti che si inscrivono in quest’orizzonte tematico in maniera coerente, sistematica e senz’altro molto interessante: (1) la monografia di Andrea Mecacci "L’estetica del pop" (2011); (2) il libro di Maurizio Vitta "Il rifiuto degli dèi" (2012); (3) il volume "Moda e arte" (2012) curato da Marco Pedroni e Paolo Volonté.
2015
Stefano Marino (2015). Estetica del pop, delle arti industriali e della moda. STUDI DI ESTETICA, 3, 1-4.
Stefano Marino
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/535106
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact