Incluso nel campo problematico dell’estetica fin dalle origini, ma poi escluso per lungo tempo da tale ambito in seguito all’identificazione dell’estetica con la dottrina filosofica relativa all’arte e al bello, ormai da diversi decenni lo studio della sensibilità e della percezione è stato stabilmente riacquisito fra i temi di specifica pertinenza dell’estetica. Fra gli autori che hanno fornito un contributo importante al dibattito attuale sulla percezione figura senz’altro John McDowell, esponente di spicco della cosiddetta “Pittsburgh School of Philosophy”, unanimemente considerato uno dei filosofi contemporanei più influenti. In questo articolo, vengono offerti una sintesi e un rapido commento allo scritto di McDowell "Perception as a Capacity for Knowledge" (2011).
Stefano Marino (2015). John McDowell: la percezione come capacità conoscitiva. STUDI DI ESTETICA, 4, 1-3.
John McDowell: la percezione come capacità conoscitiva
MARINO, STEFANO
2015
Abstract
Incluso nel campo problematico dell’estetica fin dalle origini, ma poi escluso per lungo tempo da tale ambito in seguito all’identificazione dell’estetica con la dottrina filosofica relativa all’arte e al bello, ormai da diversi decenni lo studio della sensibilità e della percezione è stato stabilmente riacquisito fra i temi di specifica pertinenza dell’estetica. Fra gli autori che hanno fornito un contributo importante al dibattito attuale sulla percezione figura senz’altro John McDowell, esponente di spicco della cosiddetta “Pittsburgh School of Philosophy”, unanimemente considerato uno dei filosofi contemporanei più influenti. In questo articolo, vengono offerti una sintesi e un rapido commento allo scritto di McDowell "Perception as a Capacity for Knowledge" (2011).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


