Nel presente contributo viene approfondito l’approccio ai regimi finanziari ponendo particolare attenzione alla modellazione matematica dei requisiti fondativi. Le funzioni che si ricavano, utilizzate poi effettivamente nella pratica finanziaria ai fini computazionali, risultano così esplicitamente come risultato di un modello che gode di precise e specifiche proprietà. La trattazione è svolta definendo tutti i concetti e le grandezze in gioco e non sono dunque necessari prerequisiti di finanza, mentre l’attenzione rispetto alla modellazione matematica richiede di sacrificare l’articolazione tecnica (lasciata a ulteriori contributi successivi) in favore della linearità d’esposizione. Lo/a studente/ssa si troverà così a padroneggiare modelli di Matematica applicata costruiti dalle basi della matematica elementare e di cui, dunque, sono esplicitate le proprietà e l’utilità pratica. Quanto segue costituisce per il docente un percorso didattico, non esplicitato nei testi normalmente adottati, che, con l’impiego di una quantità di tempo supplementare modesta, colloca le prime nozioni di Matematica finanziaria in un contesto più organico, appropriato e generale, legato sia alle strutture matematiche utilizzate sia alle proprietà finanziarie del modello.
Barzanti, L., Pezzi, A. (2016). I regimi finanziari come modelli matematici. NUOVA SECONDARIA, 5, 73-80.
I regimi finanziari come modelli matematici
BARZANTI, LUCA;
2016
Abstract
Nel presente contributo viene approfondito l’approccio ai regimi finanziari ponendo particolare attenzione alla modellazione matematica dei requisiti fondativi. Le funzioni che si ricavano, utilizzate poi effettivamente nella pratica finanziaria ai fini computazionali, risultano così esplicitamente come risultato di un modello che gode di precise e specifiche proprietà. La trattazione è svolta definendo tutti i concetti e le grandezze in gioco e non sono dunque necessari prerequisiti di finanza, mentre l’attenzione rispetto alla modellazione matematica richiede di sacrificare l’articolazione tecnica (lasciata a ulteriori contributi successivi) in favore della linearità d’esposizione. Lo/a studente/ssa si troverà così a padroneggiare modelli di Matematica applicata costruiti dalle basi della matematica elementare e di cui, dunque, sono esplicitate le proprietà e l’utilità pratica. Quanto segue costituisce per il docente un percorso didattico, non esplicitato nei testi normalmente adottati, che, con l’impiego di una quantità di tempo supplementare modesta, colloca le prime nozioni di Matematica finanziaria in un contesto più organico, appropriato e generale, legato sia alle strutture matematiche utilizzate sia alle proprietà finanziarie del modello.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.