A partire dall'analisi delle fonti e del contesto di redazione della Ravennatis Anonymi Cosmographia, si intende indagare la cultura intellettuale nella Ravenna dell'altomedioevo, sia le opere che contenevano le "biblioteche" dell'epoca, sia se e come esse erano usate. Ravenna, centro politicamente ancora importante nell'Italia dell'altomedioevo, pur continuando a produrre qualche opera originale, non mantiene vive le tradizioni intellettuali e scientifiche dell'antichità, soprattutto perché queste già da tempo si sono sclerotizzate in forme prive di innovazione e critica. In questo senso diventa significativo il fatto che a Ravenna non si possa attualmente ascrivere un ruolo attivo nella trasmissione della letteratura antica, ma piuttosto quello di serbatoio per i monasteri, soprattutto padani, che hanno copiato i testi. Esemplare è la vicenda del Corpus Iuris Civilis: benché esso risulti giunto a Ravenna nel 554, la copia dalla quale i giuristi dell'XI-XII secolo hanno dato vita allo Studium di Bologna deve essere stata copiata e prelevata a Nonantola, monastero di fondazione regia longobarda.
Giovanni Assorati (2011). La Ravennatis Anonymi Cosmographia e la cultura intellettuale a Ravenna nel VII secolo. STUDI ROMAGNOLI, 62, 103-130.
La Ravennatis Anonymi Cosmographia e la cultura intellettuale a Ravenna nel VII secolo
ASSORATI, GIOVANNI
2011
Abstract
A partire dall'analisi delle fonti e del contesto di redazione della Ravennatis Anonymi Cosmographia, si intende indagare la cultura intellettuale nella Ravenna dell'altomedioevo, sia le opere che contenevano le "biblioteche" dell'epoca, sia se e come esse erano usate. Ravenna, centro politicamente ancora importante nell'Italia dell'altomedioevo, pur continuando a produrre qualche opera originale, non mantiene vive le tradizioni intellettuali e scientifiche dell'antichità, soprattutto perché queste già da tempo si sono sclerotizzate in forme prive di innovazione e critica. In questo senso diventa significativo il fatto che a Ravenna non si possa attualmente ascrivere un ruolo attivo nella trasmissione della letteratura antica, ma piuttosto quello di serbatoio per i monasteri, soprattutto padani, che hanno copiato i testi. Esemplare è la vicenda del Corpus Iuris Civilis: benché esso risulti giunto a Ravenna nel 554, la copia dalla quale i giuristi dell'XI-XII secolo hanno dato vita allo Studium di Bologna deve essere stata copiata e prelevata a Nonantola, monastero di fondazione regia longobarda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.