L'epigrafia antica ravennate, comprendente il periodo bizantino, comprende oltre 900 iscrizioni appartenenti alle tipologie più diverse: dai monumenti funerari su pietra ai bolli laterizi, dai mosaici parietali alle gemme e ai signacula metallici. Dall'analisi epigrafica si possono così cogliere i diversi aspetti della società ravennate lungo tutta la traiettoria imperiale, fino all'età bizantina; si possono così anche notare le componenti diverse dal corpo civico tradizionale, come i membri della flotta imperiale, i classiari, e, successivamente, il palazzo imperiale, vera e propria città nella città, e l'epigrafia cristiana, particolarmente ricca per la Tarda Antichità a Ravenna. Rivoltando la prospettiva, si possono pure seguire le linee delle officine epigrafiche locali, dalla ricerca di modelli propri sempre in rapporto con le suggestioni romane, alla decadenza dell'epigrafia privata a favore delle iscrizioni a mosaico col cambio delle committenze dagli inizi del V secolo, fino al diradarsi e quasi alla sparizione, almeno come conservazione, dell'epigrafia tra il VII e l'VIII secolo: significativa è in questo senso la grande lastra ancora conservata in Sant'Apollinare in Classe che riporta un documento del 731, e che è scritta non più secondo moduli epigrafici, ma secondo quelli tipici della scrittura documentaria, notarile, del tempo.

Ravenna antica attraverso la sua officina epigrafica

ASSORATI, GIOVANNI
2012

Abstract

L'epigrafia antica ravennate, comprendente il periodo bizantino, comprende oltre 900 iscrizioni appartenenti alle tipologie più diverse: dai monumenti funerari su pietra ai bolli laterizi, dai mosaici parietali alle gemme e ai signacula metallici. Dall'analisi epigrafica si possono così cogliere i diversi aspetti della società ravennate lungo tutta la traiettoria imperiale, fino all'età bizantina; si possono così anche notare le componenti diverse dal corpo civico tradizionale, come i membri della flotta imperiale, i classiari, e, successivamente, il palazzo imperiale, vera e propria città nella città, e l'epigrafia cristiana, particolarmente ricca per la Tarda Antichità a Ravenna. Rivoltando la prospettiva, si possono pure seguire le linee delle officine epigrafiche locali, dalla ricerca di modelli propri sempre in rapporto con le suggestioni romane, alla decadenza dell'epigrafia privata a favore delle iscrizioni a mosaico col cambio delle committenze dagli inizi del V secolo, fino al diradarsi e quasi alla sparizione, almeno come conservazione, dell'epigrafia tra il VII e l'VIII secolo: significativa è in questo senso la grande lastra ancora conservata in Sant'Apollinare in Classe che riporta un documento del 731, e che è scritta non più secondo moduli epigrafici, ma secondo quelli tipici della scrittura documentaria, notarile, del tempo.
2012
Studiare Ravenna a Ravenna. Atti della I giornata di studi dedicata alla memoria di Luigi Maria Malkowski
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Giovanni Assorati
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