Le vallate a sud di Forlì presentano una cospicua mole di materiali, archeolgoici e archivistici, che permettono di valutarne i passaggi tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioveo. Si notano così le diverse evoluzioni che situazioni apparente similari presentano: la valle del Bidente-Ronco, aperta a nord e a sud, presenta forti continuità insediative e la capacità di far sviluppare dei centri localmente importanti, dalla romana Mevaniola alle ville tardoantiche di Meldola e c.d. di Teoderico, dall'abbazia di Sant'Ellero al centro di Galeata; le valli del Montone e del Rabbi invece, chiuse a sud dal crinale appenninico e con difficili passaggi nelle valli limitrofe, indicano un forte depopolamento perdurato durante tutto l'Alto Medioevo, tranne che nelle zone di fondovalle più vicine alla pianura Padana e alla via Emilia.
Giovanni Assorati (2013). Annotazioni sulle vallate forlivesi tra tardoantico e altomedioevo. STUDI ROMAGNOLI, 64, 13-30.
Annotazioni sulle vallate forlivesi tra tardoantico e altomedioevo
ASSORATI, GIOVANNI
2013
Abstract
Le vallate a sud di Forlì presentano una cospicua mole di materiali, archeolgoici e archivistici, che permettono di valutarne i passaggi tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioveo. Si notano così le diverse evoluzioni che situazioni apparente similari presentano: la valle del Bidente-Ronco, aperta a nord e a sud, presenta forti continuità insediative e la capacità di far sviluppare dei centri localmente importanti, dalla romana Mevaniola alle ville tardoantiche di Meldola e c.d. di Teoderico, dall'abbazia di Sant'Ellero al centro di Galeata; le valli del Montone e del Rabbi invece, chiuse a sud dal crinale appenninico e con difficili passaggi nelle valli limitrofe, indicano un forte depopolamento perdurato durante tutto l'Alto Medioevo, tranne che nelle zone di fondovalle più vicine alla pianura Padana e alla via Emilia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.