Il patriziato nell'alto impero romano è ancora il più alto grado della società romana, depositario di sacerdozi ritenuti fondamentali per lo stato e ogni imperatore doveva essere patrizio prima di essere considerato princeps: il suo ruolo non sembra però supportato dai suoi protagonisti, poco attivi sia sul piano politico che religioso. Anche per questo il patriziato imperiale evolve in un gruppo privilegiato appartato rispetto ai luoghi ed eventi centrali e anche la sua impronta religiosa sbiadisce in un formalismo privo di vitalità, sintomo delle novità religiose che sconvolgono la società imperiale tra II e IV secolo.
Giovanni Assorati (2014). Nota sul patriziato nell’alto impero tra politica e religione. RIVISTA STORICA DELL'ANTICHITA', 44, 297-300.
Nota sul patriziato nell’alto impero tra politica e religione
ASSORATI, GIOVANNI
2014
Abstract
Il patriziato nell'alto impero romano è ancora il più alto grado della società romana, depositario di sacerdozi ritenuti fondamentali per lo stato e ogni imperatore doveva essere patrizio prima di essere considerato princeps: il suo ruolo non sembra però supportato dai suoi protagonisti, poco attivi sia sul piano politico che religioso. Anche per questo il patriziato imperiale evolve in un gruppo privilegiato appartato rispetto ai luoghi ed eventi centrali e anche la sua impronta religiosa sbiadisce in un formalismo privo di vitalità, sintomo delle novità religiose che sconvolgono la società imperiale tra II e IV secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.