Dopo la seconda guerra mondiale, con il congelamento delle frontiere e l’avvio del processo di integrazione, l’Europa ha creduto di poter rimuovere le difficoltà, pratiche e concettuali, sollevate dalla secessione. Questa rimozione è stata messa a dura prova dall’implosione della Jugoslavia e dell’Urss. Con i referendum in Scozia e Catalogna, lo spettro della secessione ha poi rimesso in questione la geografia dell’Europa occidentale e posto con urgenza la necessità di rilanciare il dibattito sulla secessione. In questo articolo si propone un ripensamento della secessione in termini di compatibilità con il costituzionalismo, analizzando l’impatto pratico e teorico dell’inserimento del diritto di secessione all’interno di una Costituzione federale.
Mancini, S. (2014). Costituzionalismo, federalismo e secessione. LE ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO, 4, 779-805.
Costituzionalismo, federalismo e secessione
MANCINI, SUSANNA
2014
Abstract
Dopo la seconda guerra mondiale, con il congelamento delle frontiere e l’avvio del processo di integrazione, l’Europa ha creduto di poter rimuovere le difficoltà, pratiche e concettuali, sollevate dalla secessione. Questa rimozione è stata messa a dura prova dall’implosione della Jugoslavia e dell’Urss. Con i referendum in Scozia e Catalogna, lo spettro della secessione ha poi rimesso in questione la geografia dell’Europa occidentale e posto con urgenza la necessità di rilanciare il dibattito sulla secessione. In questo articolo si propone un ripensamento della secessione in termini di compatibilità con il costituzionalismo, analizzando l’impatto pratico e teorico dell’inserimento del diritto di secessione all’interno di una Costituzione federale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.