Il sisma in Abruzzo del 2009 ha evidenziato le problematiche, le difficoltà e le carenze nella gestione dell’emergenza a seguito di calamità naturali. Tra gli strumenti che sono stati elaborati a seguito di questa esperienza, l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE), introdotta con OPCM 4007/2012, si riferisce alla condizione - successiva ad un grave evento catastrofico - in cui "l’insediamento urbano conserva comunque, nel suo complesso, l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale". I risultati di quest’analisi devono essere recepiti all’interno dei Piani di Emergenza comunali o intercomunali, al fine di poter individuare e mitigare le eventuali criticità nel corso della fase emergenziale. Il lavoro si riferisce a un’attività condotta all’interno della sperimentazione in cui è coinvolto il Settore Territorio del Comune di Faenza (RA), impegnato nell’elaborazione del nuovo strumento di pianificazione comunale (RUE 2015), ed è indirizzato alla possibilità di automatizzare, per quanto possibile, l’individuazione dei migliori percorsi propedeutici alla redazione dell’analisi di CLE, con l’obiettivo di fornire uno strumento utile per velocizzarne il processo di elaborazione e fornire una prima e oggettiva stima della CLE ottimale. Sono stati utilizzati a tal fine strumenti GIS, legati in primo luogo alle procedure di analisi delle reti, realizzando script in linguaggio Python in ambiente GRASS GIS; tra gli obiettivi di questa realizzazione prototipale vi è la generalizzazione della procedura per renderla idonea e riproducibile in altri contesti territoriali nazionali ed internazionali.

Lambertini A., Loi D., Bitelli G. (2015). Sperimentazione in ambiente GIS di una metodologia per l’automatizzazione di procedure nell’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE). ASITA.

Sperimentazione in ambiente GIS di una metodologia per l’automatizzazione di procedure nell’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE)

LAMBERTINI, ALESSANDRO;LOI, DANIELE;BITELLI, GABRIELE
2015

Abstract

Il sisma in Abruzzo del 2009 ha evidenziato le problematiche, le difficoltà e le carenze nella gestione dell’emergenza a seguito di calamità naturali. Tra gli strumenti che sono stati elaborati a seguito di questa esperienza, l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE), introdotta con OPCM 4007/2012, si riferisce alla condizione - successiva ad un grave evento catastrofico - in cui "l’insediamento urbano conserva comunque, nel suo complesso, l’operatività della maggior parte delle funzioni strategiche per l’emergenza, la loro accessibilità e connessione con il contesto territoriale". I risultati di quest’analisi devono essere recepiti all’interno dei Piani di Emergenza comunali o intercomunali, al fine di poter individuare e mitigare le eventuali criticità nel corso della fase emergenziale. Il lavoro si riferisce a un’attività condotta all’interno della sperimentazione in cui è coinvolto il Settore Territorio del Comune di Faenza (RA), impegnato nell’elaborazione del nuovo strumento di pianificazione comunale (RUE 2015), ed è indirizzato alla possibilità di automatizzare, per quanto possibile, l’individuazione dei migliori percorsi propedeutici alla redazione dell’analisi di CLE, con l’obiettivo di fornire uno strumento utile per velocizzarne il processo di elaborazione e fornire una prima e oggettiva stima della CLE ottimale. Sono stati utilizzati a tal fine strumenti GIS, legati in primo luogo alle procedure di analisi delle reti, realizzando script in linguaggio Python in ambiente GRASS GIS; tra gli obiettivi di questa realizzazione prototipale vi è la generalizzazione della procedura per renderla idonea e riproducibile in altri contesti territoriali nazionali ed internazionali.
2015
Atti XIX Conferenza Nazionale ASITA
487
494
Lambertini A., Loi D., Bitelli G. (2015). Sperimentazione in ambiente GIS di una metodologia per l’automatizzazione di procedure nell’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE). ASITA.
Lambertini A.; Loi D.; Bitelli G.
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