L'autore propone una rilettura di questa epigrafe, della quale già si occupò Graziadio Isaia Ascoli nell'Ottocento, Umberto Cassuto nella prima metà del Novecento e Cesare Colafemmina nella seconda metà del secolo scorso. I precedenti studiosi interpretavano l'espressione "nifterah" come indicante "defunta" riferito alla persona deceduta, ma rilevavano che invece della tet il termine è scritto con la tau. L'attuale lettura invece considera le prime tre lettere nift. come il termine "defunta", mentre vede nelle altre lettere l'indicazione della data. Quindi d'accordo con J.D. Frey ritiene l'epigrafe più antica della datazione che gli altri epigrafisti proponevano
A proposito dell'iscrizione sepolcrale ebraico-latina di Anna figlia di Rabbi Giuliu da Oria
PERANI, MAURO
2014
Abstract
L'autore propone una rilettura di questa epigrafe, della quale già si occupò Graziadio Isaia Ascoli nell'Ottocento, Umberto Cassuto nella prima metà del Novecento e Cesare Colafemmina nella seconda metà del secolo scorso. I precedenti studiosi interpretavano l'espressione "nifterah" come indicante "defunta" riferito alla persona deceduta, ma rilevavano che invece della tet il termine è scritto con la tau. L'attuale lettura invece considera le prime tre lettere nift. come il termine "defunta", mentre vede nelle altre lettere l'indicazione della data. Quindi d'accordo con J.D. Frey ritiene l'epigrafe più antica della datazione che gli altri epigrafisti proponevanoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.