Il saggio si occupa della condizione femminile nella Costituzione. L’analisi parte dai primi del ‘900 in un contesto di esclusione femminile dal circuito rappresentativo, e di cui è emblematica è la vicenda di dieci maestre marchigiane a cui la Corte di Appello di Ancona presieduta da Ludovico Mortara il 25 luglio 1906 accordò il diritto di iscrizione alle liste elettorali. Il pezzo si sviluppa lungo l’analisi costituzionale della posizione femminile e si conclude con “quanto manca all’uguaglianza”. “La questione della diseguaglianza di genere è un problema culturale e non solo politico-istituzionale, la parità potrà essere raggiunta e la violenza arginata solo quando l’eguaglianza di genere diventerà uno dei punti principali dell’agenda politico-culturale-economico-sociale di ogni Paese, quando cioè finalmente si comprenderà che un Paese che viola sistematicamente il principio di eguaglianza è un Paese che mortifica tutti: donne ed uomini ed è destinato all’emarginazione e al declino”.
Rescigno Francesca (2015). Il femminile in Costituzione. Dal voto femminile alla Costituzione: l'eguaglianza di genere un percorso ancora incompiuto. RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA, n. 2(n. 2), 6-16.
Il femminile in Costituzione. Dal voto femminile alla Costituzione: l'eguaglianza di genere un percorso ancora incompiuto.
RESCIGNO, FRANCESCA
2015
Abstract
Il saggio si occupa della condizione femminile nella Costituzione. L’analisi parte dai primi del ‘900 in un contesto di esclusione femminile dal circuito rappresentativo, e di cui è emblematica è la vicenda di dieci maestre marchigiane a cui la Corte di Appello di Ancona presieduta da Ludovico Mortara il 25 luglio 1906 accordò il diritto di iscrizione alle liste elettorali. Il pezzo si sviluppa lungo l’analisi costituzionale della posizione femminile e si conclude con “quanto manca all’uguaglianza”. “La questione della diseguaglianza di genere è un problema culturale e non solo politico-istituzionale, la parità potrà essere raggiunta e la violenza arginata solo quando l’eguaglianza di genere diventerà uno dei punti principali dell’agenda politico-culturale-economico-sociale di ogni Paese, quando cioè finalmente si comprenderà che un Paese che viola sistematicamente il principio di eguaglianza è un Paese che mortifica tutti: donne ed uomini ed è destinato all’emarginazione e al declino”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.