Il saggio si propone di coniugare la questione della parità di genere con la problematica della mancata laicità del nostro ordinamento. Effettivamente nessuna delle due questioni sembra a tutt’oggi risolta malgrado un approccio realmente laico e paritario appaia indispensabile per affrontare le sfide che ci vengono poste da una società che avanza ad una grande velocità. La rivoluzione promessa dal principio di eguaglianza non è ancora riuscita a realizzarsi pienamente, gli ostacoli maggiori sono rappresentati ancora oggi dai parametri del sesso e delle religione rispetto ai quali il nostro Legislatore si dimostra eticamente e gender orientato e non laico, paritario e neutrale come richiederebbero i tempi e le stesse previsioni costituzionali. La religione, la cultura, la tradizione, le convenzioni sociali, la politica, un pericoloso insieme di tutto ciò, rendono l’eguaglianza senza distinzione di sesso e religione ancora lontana: tale situazione viene per lo più giustificata rimandando alla nostra tradizione culturale-cristiana, ma un Paese che si proclama democratico e che pone l’affermazione dei diritti di libertà alla sua base non può giustificare le discriminazioni nemmeno rifacendosi alla religione maggioritaria e alla cultura tradizionale ma deve andare oltre i retaggi tribali-culturali e divenire realmente laico e paritario. Il sesso e la religione non possono più costituire ostacoli alla compiuta declinazione del principio di eguaglianza che riguarda tutte e tutti e non solo le donne, i diversamente sessuati o le minoranze religiose, poiché l’eguaglianza costituisce un principio universale e come tale va inverato.
Rescigno Francesca (2015). Eguaglianza, sesso e religione. DIRITTO & QUESTIONI PUBBLICHE, 2(2), 83-112.
Eguaglianza, sesso e religione.
RESCIGNO, FRANCESCA
2015
Abstract
Il saggio si propone di coniugare la questione della parità di genere con la problematica della mancata laicità del nostro ordinamento. Effettivamente nessuna delle due questioni sembra a tutt’oggi risolta malgrado un approccio realmente laico e paritario appaia indispensabile per affrontare le sfide che ci vengono poste da una società che avanza ad una grande velocità. La rivoluzione promessa dal principio di eguaglianza non è ancora riuscita a realizzarsi pienamente, gli ostacoli maggiori sono rappresentati ancora oggi dai parametri del sesso e delle religione rispetto ai quali il nostro Legislatore si dimostra eticamente e gender orientato e non laico, paritario e neutrale come richiederebbero i tempi e le stesse previsioni costituzionali. La religione, la cultura, la tradizione, le convenzioni sociali, la politica, un pericoloso insieme di tutto ciò, rendono l’eguaglianza senza distinzione di sesso e religione ancora lontana: tale situazione viene per lo più giustificata rimandando alla nostra tradizione culturale-cristiana, ma un Paese che si proclama democratico e che pone l’affermazione dei diritti di libertà alla sua base non può giustificare le discriminazioni nemmeno rifacendosi alla religione maggioritaria e alla cultura tradizionale ma deve andare oltre i retaggi tribali-culturali e divenire realmente laico e paritario. Il sesso e la religione non possono più costituire ostacoli alla compiuta declinazione del principio di eguaglianza che riguarda tutte e tutti e non solo le donne, i diversamente sessuati o le minoranze religiose, poiché l’eguaglianza costituisce un principio universale e come tale va inverato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.