In questo contributo si indaga la figura del lavoratore povero (working poor), ovvero colui che, pur lavorando, dispone di un reddito inferiore alla linea della povertà relativa definita a livello nazionale, che non gli permette di sostenere un’esistenza decorosa e lo condanna alla precarietà. In particolare, si elucida il vissuto soggettivo di questa fascia della popolazione che, ad oggi, resta ancora in gran parte socialmente invisibile. Il vissuto soggettivo della “povertà laboriosa” rimane infatti uno degli aspetti meno indagati e conosciuti della deprivazione. Sebbene non esclusa dal mercato del lavoro, questa figura della povertà vive un profondo sentimento di vergogna, e in parte di colpa, per la propria condizione. La tendenza all’autoisolamento emerge come strategia per sottrarsi ad uno sguardo che ancora tende ad associare al lavoro una piena cittadinanza.
Il lavoratore povero nella crisi della società salariale
BERGAMASCHI, MAURIZIO
2014
Abstract
In questo contributo si indaga la figura del lavoratore povero (working poor), ovvero colui che, pur lavorando, dispone di un reddito inferiore alla linea della povertà relativa definita a livello nazionale, che non gli permette di sostenere un’esistenza decorosa e lo condanna alla precarietà. In particolare, si elucida il vissuto soggettivo di questa fascia della popolazione che, ad oggi, resta ancora in gran parte socialmente invisibile. Il vissuto soggettivo della “povertà laboriosa” rimane infatti uno degli aspetti meno indagati e conosciuti della deprivazione. Sebbene non esclusa dal mercato del lavoro, questa figura della povertà vive un profondo sentimento di vergogna, e in parte di colpa, per la propria condizione. La tendenza all’autoisolamento emerge come strategia per sottrarsi ad uno sguardo che ancora tende ad associare al lavoro una piena cittadinanza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
