Recensione della ristampa anastatica della celebreo opera di Johannes Pistorius, Artis cabalisticae scriptores, compendio tardo cinquecentesco delle opere più significative della qabbalah cristiana, a cura di Jean-Pierre Brach. Si esaminano in particolare le due eccezioni che formano questa antologia: la traduzione del Sefer Yetzirah, attribuita a un certo Magister Isaac del 1498, e l'inclusione nell'antologia dei dialoghi d'amore di Leone Ebreo, nella traduzione di Giovanni Carlo Saraceni.
Campanini, S. (2007). Johannes Pistorius, Artis cabalisticae hoc est reconditae theologiae et philosophiae scriptorum Tomus I, Per Sebastianum Henricpetri, Basileae 1587, ristampa anastatica con introduzione di Jean-Pierre Brach e Mino Gabriele, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze – La Finestra Editrice, Firenze – Trento 2005. MATERIA GIUDAICA, 12(1-2), 332-334.
Johannes Pistorius, Artis cabalisticae hoc est reconditae theologiae et philosophiae scriptorum Tomus I, Per Sebastianum Henricpetri, Basileae 1587, ristampa anastatica con introduzione di Jean-Pierre Brach e Mino Gabriele, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze – La Finestra Editrice, Firenze – Trento 2005
CAMPANINI, SAVERIO
2007
Abstract
Recensione della ristampa anastatica della celebreo opera di Johannes Pistorius, Artis cabalisticae scriptores, compendio tardo cinquecentesco delle opere più significative della qabbalah cristiana, a cura di Jean-Pierre Brach. Si esaminano in particolare le due eccezioni che formano questa antologia: la traduzione del Sefer Yetzirah, attribuita a un certo Magister Isaac del 1498, e l'inclusione nell'antologia dei dialoghi d'amore di Leone Ebreo, nella traduzione di Giovanni Carlo Saraceni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.