L'edizione del Sefer ha-bahir, tanto nel testo ebraico quanto nella sua traduzione latina, opera di Flavio Mitridate e sinora inedita, rappresenta un'occasione per fare il punto sulle questioni filologiche che tale lavoro (compiuto dallo stesso scrivente) ha comportato: in particolare si studia l'annosa questione del rapporto tra potiores e varianti: ne risulta una proposta metodologica a dir poco singolare, considerare di volta in volta l'ultima attestazione di un testo come il punto di partenza meno arbitrario per valutare l'intera tradizione manoscritta di un testo o di un complesso testuale medievale, in particolare sesi tratta di letteratura cabbalistica.

Problemi metodologici e testuali nell’edizione del Sefer ha-Bahir

CAMPANINI, SAVERIO
2007

Abstract

L'edizione del Sefer ha-bahir, tanto nel testo ebraico quanto nella sua traduzione latina, opera di Flavio Mitridate e sinora inedita, rappresenta un'occasione per fare il punto sulle questioni filologiche che tale lavoro (compiuto dallo stesso scrivente) ha comportato: in particolare si studia l'annosa questione del rapporto tra potiores e varianti: ne risulta una proposta metodologica a dir poco singolare, considerare di volta in volta l'ultima attestazione di un testo come il punto di partenza meno arbitrario per valutare l'intera tradizione manoscritta di un testo o di un complesso testuale medievale, in particolare sesi tratta di letteratura cabbalistica.
2007
Campanini, Saverio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/526462
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