Le quattro edizioni del De divinis attributis di Cesare Evoli, apparse lungo la second ametà del XVI secolo, sono esaminate e confrontate. Ne risulta un fenomeno non ancora osservato nel caso di Evoli, curiosa figura di militare, nobiluomo e filosofo aristotelico impegnato alla corte di Rodolfo d'Asburgo a Praga: mentre in un primo momento aderisce alla moda cabbalistica, l'ultima edizione dell'opera, pur riproponendo i medesimi contenuti, è ricca di premesse o didascalie in cui si prendono le distanze dal pensiero cabbalistico, considerato oramai una "falsa imaginatio".
Campanini, S. (2011). Il De divinis attributis di Cesare Evoli. MATERIA GIUDAICA, 15-16, 339-355.
Il De divinis attributis di Cesare Evoli
CAMPANINI, SAVERIO
2011
Abstract
Le quattro edizioni del De divinis attributis di Cesare Evoli, apparse lungo la second ametà del XVI secolo, sono esaminate e confrontate. Ne risulta un fenomeno non ancora osservato nel caso di Evoli, curiosa figura di militare, nobiluomo e filosofo aristotelico impegnato alla corte di Rodolfo d'Asburgo a Praga: mentre in un primo momento aderisce alla moda cabbalistica, l'ultima edizione dell'opera, pur riproponendo i medesimi contenuti, è ricca di premesse o didascalie in cui si prendono le distanze dal pensiero cabbalistico, considerato oramai una "falsa imaginatio".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.