l’efficacia previsiva dei sondaggi preelettorali costituisce un oggetto di studio di grande interesse, e ciò da ormai da molti decenni. Sorprende dunque il fatto che siano stati relativamente limitati i tentativi di sviluppare procedure articolate e affidabili per rilevare e valutare la capacità predittiva dei sondaggi. In questo articolo, dopo aver passato brevemente in rassegna i fattori che impediscono ai sondaggi sulle intenzioni di voto di realizzare compiutamente i loro fini, si prendono in esame alcuni indici di capacità predittiva comunemente usati e, in particolare, una misura sviluppata di recente (A di Martin et al.) e finora applicata solo nel contesto statunitense. Questo nuovo indice viene poi applicato ai sondaggi preelettorali pubblicati in occasione delle elezioni per la Camera dei deputati in Italia del 2001 e del 2006. Infine, si sviluppano alcune possibili spiegazioni per dare conto del fatto che la maggior parte dei sondaggi presi in esame ha sovrastimato il margine di vittoria, qualunque fosse la coalizione vincente.
Gasperoni G., Callegaro M. (2007). “Non cantare vittoria”. La capacità predittiva dei sondaggi preelettorali pubblicati in occasione delle elezioni politiche italiane del 2001 e del 2006. POLIS, 21, n. 3, 463-487.
“Non cantare vittoria”. La capacità predittiva dei sondaggi preelettorali pubblicati in occasione delle elezioni politiche italiane del 2001 e del 2006
GASPERONI, Giancarlo;
2007
Abstract
l’efficacia previsiva dei sondaggi preelettorali costituisce un oggetto di studio di grande interesse, e ciò da ormai da molti decenni. Sorprende dunque il fatto che siano stati relativamente limitati i tentativi di sviluppare procedure articolate e affidabili per rilevare e valutare la capacità predittiva dei sondaggi. In questo articolo, dopo aver passato brevemente in rassegna i fattori che impediscono ai sondaggi sulle intenzioni di voto di realizzare compiutamente i loro fini, si prendono in esame alcuni indici di capacità predittiva comunemente usati e, in particolare, una misura sviluppata di recente (A di Martin et al.) e finora applicata solo nel contesto statunitense. Questo nuovo indice viene poi applicato ai sondaggi preelettorali pubblicati in occasione delle elezioni per la Camera dei deputati in Italia del 2001 e del 2006. Infine, si sviluppano alcune possibili spiegazioni per dare conto del fatto che la maggior parte dei sondaggi presi in esame ha sovrastimato il margine di vittoria, qualunque fosse la coalizione vincente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.