Il saggio è la trascrizione di un documento inedito conservato presso il Museo del Risorgimento di Bologna. Si tratta delle memorie di Tommaso Rossi, patriota nato e cresciuto nella provincia bolognese, che, attratto dagli entusiasmi che attraversarono il mondo liberale e progressista italiano al momento della salita sul soglio pontificio di Pio IX, fu membro della Guardia Civica, poi comandante di uno dei Corpi franchi ( il battaglione del Basso Reno) che combattè nel veneto durante la prima Guerra d’Indipendenza. Allo scioglimento dei Corpi franchi, Rossi militò con gradi di comando nel Reggimento Unione presente alla difesa della Repubblica Romana. Fatto prigioniero dai francesi assedianti, Rossi trascorse due mesi in prigionia. Di questo breve, ma intenso periodo della sua vita, Rossi traccia un ricordo dettagliato, frutto della rielaborazione di un diario tenuto durante la prigionia, in una memoria scritta dopo il ritorno alla sua famiglia e dedicato alla moglie e alla figlia. Proprio quest’ultime fece dono del manoscritto al nascente Museo del Risorgimento e venne esposto nel 1888, in occasione dell’Esposizione delle provincie dell’Emilia, nel padiglione dedicato al Tempio del Risorgimento.

Prigioniero dei francesi. Memorie di un combattente della Repubblica Romana

TAROZZI, FIORENZA
2014

Abstract

Il saggio è la trascrizione di un documento inedito conservato presso il Museo del Risorgimento di Bologna. Si tratta delle memorie di Tommaso Rossi, patriota nato e cresciuto nella provincia bolognese, che, attratto dagli entusiasmi che attraversarono il mondo liberale e progressista italiano al momento della salita sul soglio pontificio di Pio IX, fu membro della Guardia Civica, poi comandante di uno dei Corpi franchi ( il battaglione del Basso Reno) che combattè nel veneto durante la prima Guerra d’Indipendenza. Allo scioglimento dei Corpi franchi, Rossi militò con gradi di comando nel Reggimento Unione presente alla difesa della Repubblica Romana. Fatto prigioniero dai francesi assedianti, Rossi trascorse due mesi in prigionia. Di questo breve, ma intenso periodo della sua vita, Rossi traccia un ricordo dettagliato, frutto della rielaborazione di un diario tenuto durante la prigionia, in una memoria scritta dopo il ritorno alla sua famiglia e dedicato alla moglie e alla figlia. Proprio quest’ultime fece dono del manoscritto al nascente Museo del Risorgimento e venne esposto nel 1888, in occasione dell’Esposizione delle provincie dell’Emilia, nel padiglione dedicato al Tempio del Risorgimento.
2014
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Tarozzi, Fiorenza
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