Il cardinale Giovanni Soglia Ceroni e lo jus publicum ecclesiasticum

Il saggio analizza la figura e l’apporto al diritto canonico del cardinale Giovanni Soglia Ceroni, il quale in particolare scrisse, negli anni Quaranta del 1800, l’opera Institutionum juris publici ecclesiastici libri tres, più volte ampliata e pubblicata, anche all’estero. Ci collochiamo agli esordi della rinascita romana di quel ramo della scienza canonistica identificato come jus publicum ecclesiasticum. Esso ebbe origine il secolo precedente nelle regioni tedesche, in particolare intorno all’Università di Würzburg. Lo scopo principale dei giuspubblicisti cattolici consisteva nel reagire agli attacchi demolitori dei protestanti e nel resistere alle pretese giurisdizionalistiche di intromissione dei poteri secolari: ciò soprattutto sottolineando la natura della Chiesa come societas juridice perfecta, società dunque visibile, gerarchicamente ordinata, soggetto pubblico di diritti e di poteri indipendente dallo Stato perché ha ricevuto da Dio un ordine proprio, delle finalità e dei mezzi esterni per perseguirle. Soglia rimane all’interno di questo orizzonte apologetico e controversistico, ma procede oltre. Infatti, nonostante tale Autore sia stato per lo più trascurato, lo studio dimostra l’originalità del contributo di Soglia ed anche, in qualche modo, il suo anticipare sviluppi ecclesiologici che solo molti anni dopo sarebbero maturati nella Chiesa. Si coglie l’occasione per interrogarsi sulle ragioni attuali della sussistenza e sulla possibile configurazione odierna della disciplina dello jus publicum ecclesiasticum. The paper analyzes the figure and the contribution to the canon law of Cardinal Giovanni Soglia Ceroni. In particular, he wrote, in the forties of 1800, the work Institutionum juris publici ecclesiastici libri tres, which was expanded several times and published abroad. With this Author we are at the beginning of the Roman rebirth of that branch of canonical science identified as jus publicum ecclesiasticum, originated in the previous century in Germany, in particular around the University of Würzburg. Two were the main purposes of these catholic jurists: to react to attacks destroyer of Protestants and to resist to intrusion of secular powers into the ecclesiastical affairs. They thought to achieve this result especially emphasizing the nature of the Church as societas juridice perfecta: society therefore visible, hierarchically organized. The Church’s rights and powers are, in their opinion, independent of the State, because the Church received its own order from God. Cardinal Soglia, while remaining within this apologetic and disputant horizon, moves on. In fact, despite this Author has been largely overlooked, this study demonstrates the originality of his contribution and also, in some way, his role as a forerunner of ecclesiological developments that many years later would have accrued in the Church. The article is also an opportunity to wonder about the reasons for the possible continued existence and eventual current configuration of the discipline of jus publicum ecclesiasticum.