Una teoria giuridica della responsabilità tra le generazioni costituisce, in effetti, una teoria della Costituzione. La Costituzione può infatti essere intesa come norma intragenerazionale e intergerazionale e di un processo sempre aperto. In essa convivono norme analitiche, immediatamente precettive, e norme procedurali, che assicurano la permanenza nel tempo del testo costituzionale, diminuendo i costi di transazione necessari per giungere alle scelte «collettive» o «politiche». All’esigenza attuale di precettività rispondo le disposizioni-norma, o norme di primo grado, alla seconda le norme-principio o norme di secondo grado, che aprono il disposto costituzionale all’integrazione mediante la previsione di clausole generali a interpretazione elastica (si pensi alla clausola dell’utilità sociale come limite alla libera iniziativa economica privata di cui all’art. 41 Cost.). La stessa rigidità costituzionale, garantita dal procedimento aggravato di revisione, rappresenta il perno di una teoria della Costituzione come teoria del patto fra generazioni grazie alla latitudine interpretativa dei suoi disposti. Si può così giungere a sostenere, ad un livello ulteriore di analisi, che la responsabilità intergenerazionale diventa responsabilità costituzionale nel senso di «rendere possibile il mantenimento … della democrazia costituzionale»31. La spiegazione di ciò ruota attorno alla considerazione su quale sia l’ambito decisionale di scelta collettiva consentito alla generazione presente. E quindi, ancor prima, su quale sia la forma di stato che consente tale ambito escludendone altri. L’arco decisionale è dato, contemplando ancora una volta la prospettiva consequenzialista delle decisioni di rango costituzionale, dagli «effetti reversibili» nel futuro. Lo spazio decisionale individuato dalle scelte che conducono a effetti irreversibili è infatti escluso a priori se si vuole assicurare alle prossime generazioni la «disponibilità» del loro presente. Per essere tale, tale disponibilità implica allora la indisponibilità delle decisioni attinenti a effetti irreversibili nel futuro.

Un diritto al futuro: analisi economica del diritto, Costituzione e responsabilità tra generazioni / Abrescia M.. - STAMPA. - (2008), pp. 162-172. (Intervento presentato al convegno Un diritto per il futuro. Teorie e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità intergenerazionale tenutosi a Parma, Facoltà di Giurisprudenza nel Parma 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2006)).

Un diritto al futuro: analisi economica del diritto, Costituzione e responsabilità tra generazioni

ABRESCIA, MICHELE
2008

Abstract

Una teoria giuridica della responsabilità tra le generazioni costituisce, in effetti, una teoria della Costituzione. La Costituzione può infatti essere intesa come norma intragenerazionale e intergerazionale e di un processo sempre aperto. In essa convivono norme analitiche, immediatamente precettive, e norme procedurali, che assicurano la permanenza nel tempo del testo costituzionale, diminuendo i costi di transazione necessari per giungere alle scelte «collettive» o «politiche». All’esigenza attuale di precettività rispondo le disposizioni-norma, o norme di primo grado, alla seconda le norme-principio o norme di secondo grado, che aprono il disposto costituzionale all’integrazione mediante la previsione di clausole generali a interpretazione elastica (si pensi alla clausola dell’utilità sociale come limite alla libera iniziativa economica privata di cui all’art. 41 Cost.). La stessa rigidità costituzionale, garantita dal procedimento aggravato di revisione, rappresenta il perno di una teoria della Costituzione come teoria del patto fra generazioni grazie alla latitudine interpretativa dei suoi disposti. Si può così giungere a sostenere, ad un livello ulteriore di analisi, che la responsabilità intergenerazionale diventa responsabilità costituzionale nel senso di «rendere possibile il mantenimento … della democrazia costituzionale»31. La spiegazione di ciò ruota attorno alla considerazione su quale sia l’ambito decisionale di scelta collettiva consentito alla generazione presente. E quindi, ancor prima, su quale sia la forma di stato che consente tale ambito escludendone altri. L’arco decisionale è dato, contemplando ancora una volta la prospettiva consequenzialista delle decisioni di rango costituzionale, dagli «effetti reversibili» nel futuro. Lo spazio decisionale individuato dalle scelte che conducono a effetti irreversibili è infatti escluso a priori se si vuole assicurare alle prossime generazioni la «disponibilità» del loro presente. Per essere tale, tale disponibilità implica allora la indisponibilità delle decisioni attinenti a effetti irreversibili nel futuro.
2008
Un diritto per il futuro. Teorie e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità intergenerazionale
162
172
Un diritto al futuro: analisi economica del diritto, Costituzione e responsabilità tra generazioni / Abrescia M.. - STAMPA. - (2008), pp. 162-172. (Intervento presentato al convegno Un diritto per il futuro. Teorie e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità intergenerazionale tenutosi a Parma, Facoltà di Giurisprudenza nel Parma 30 novembre, 1 e 2 dicembre 2006)).
Abrescia M.
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