A trent’anni dall’adozione della dir. 85/374/CEE, che ha introdotto nei Paesi dell’Unione Europea una disciplina armonizzata della responsabilità del produttore, e a trentadue dall’avvio del c.d. “nuovo approccio” (dir. 83/189/CEE), mediante il quale è stato avviato quel processo di armonizzazione degli standards di sicurezza attualmente oggetto di un processo di un’ulteriore implementazione e razionalizzazione il tema della sicurezza dei prodotti e della responsabilità del fabbricante non sembrano aver conosciuto negli ordinamenti europei e, in particolare in quello italiano, quella rilevanza che, da ormai cinque decenni caratterizza l’esperienza giuridica nordamericana. Cionondimeno, l’imminente conclusione del Transatlantic Trade and Investment Partnership (T.T.I.P.) o Partenariato Transatlantico per il commercio e gli investimenti, mediante il quale Unione Europea e Stati Uniti mirano ad armonizzare i reciproci standards di sicurezza dei prodotti e a creare uno spazio economico comune, impone all’interprete l’esigenza di una rinnovata attenzione nei riguardi di articolati sistemi di norme (quello sulla responsabilità del fabbricante e quello che può sinteticamente indicarsi con il termine di legislazione sulla sicurezza dei prodotti) tra loro profondamente interconnessi e destinati ad essere interessati da modificazioni riconducibili in via diretta o indiretta proprio dalla annunciata soppressione delle cosiddette barriere non tariffarie, ossia di quelle disomogeneità ed incongruenze che tuttora caratterizzano i diversi standards di sicurezza dei prodotti negli ordinamenti. L’imminente conclusione del Transatlantic Trade and Investment Partnership (T.T.I.P.) suggerisce, inoltre, di allargare l’ambito di osservazione ad una prospettiva ancor più ampia e complessa di quella che abbracciava il solo sistema giuridico dell’Unione Europea; una prospettiva nella quale diviene imprescindibile l’esigenza di dare vita ad un sistema di regole uniformi che consenta di superare la frammentazione statale delle discipline e fornire agli operatori economici un quadro normativo di riferimento unitario.

Il danno da "prodotto conforme". Le soluzioni europee e statunitensi nella prospettiva del Transatalntic Trade and Investment Partnership (T.T.I.P.)

AL MUREDEN, ENRICO
2015

Abstract

A trent’anni dall’adozione della dir. 85/374/CEE, che ha introdotto nei Paesi dell’Unione Europea una disciplina armonizzata della responsabilità del produttore, e a trentadue dall’avvio del c.d. “nuovo approccio” (dir. 83/189/CEE), mediante il quale è stato avviato quel processo di armonizzazione degli standards di sicurezza attualmente oggetto di un processo di un’ulteriore implementazione e razionalizzazione il tema della sicurezza dei prodotti e della responsabilità del fabbricante non sembrano aver conosciuto negli ordinamenti europei e, in particolare in quello italiano, quella rilevanza che, da ormai cinque decenni caratterizza l’esperienza giuridica nordamericana. Cionondimeno, l’imminente conclusione del Transatlantic Trade and Investment Partnership (T.T.I.P.) o Partenariato Transatlantico per il commercio e gli investimenti, mediante il quale Unione Europea e Stati Uniti mirano ad armonizzare i reciproci standards di sicurezza dei prodotti e a creare uno spazio economico comune, impone all’interprete l’esigenza di una rinnovata attenzione nei riguardi di articolati sistemi di norme (quello sulla responsabilità del fabbricante e quello che può sinteticamente indicarsi con il termine di legislazione sulla sicurezza dei prodotti) tra loro profondamente interconnessi e destinati ad essere interessati da modificazioni riconducibili in via diretta o indiretta proprio dalla annunciata soppressione delle cosiddette barriere non tariffarie, ossia di quelle disomogeneità ed incongruenze che tuttora caratterizzano i diversi standards di sicurezza dei prodotti negli ordinamenti. L’imminente conclusione del Transatlantic Trade and Investment Partnership (T.T.I.P.) suggerisce, inoltre, di allargare l’ambito di osservazione ad una prospettiva ancor più ampia e complessa di quella che abbracciava il solo sistema giuridico dell’Unione Europea; una prospettiva nella quale diviene imprescindibile l’esigenza di dare vita ad un sistema di regole uniformi che consenta di superare la frammentazione statale delle discipline e fornire agli operatori economici un quadro normativo di riferimento unitario.
2015
Al Mureden, Enrico
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