Nel 2014 i viaggi d’affari delle imprese italiane crescono del 3,1%. La crescita è forte soprattutto verso le destinazioni Europee (+5,2%) ma a sorprendere è il +2,5% del mercato nazionale perchè inverte una prolungata fase di contrazione non ostante il quadro macroeconomico stagnante. In ottica pluriennale il dato 2014 riporta il numero di viaggi al livello del 2011 – quando si è materializzata la “double deep recession” dell’economia italiana – e rafforza la tendenza positiva del trend di lungo periodo sostenuto strutturalmente dalla spinta alla delocalizzazione della nostra industria. La spesa per viaggi d’affari sale a 19,1 miliardi di euro, in crescita del 2,1%. Il risultato è frenato dalla contrazione dei prezzi del trasporto sul mercato internazionale. Questo cresce dell’1,6% a fronte del 3,0% del mercato nazionale. L’analisi settoriale evidenzia la crescita del solo terziario in concomitanza sia con l’impennata delle trasferte “più costose”, intercontinentali e per visitare fiere o convegni, sia con l’aumento della durata delle trasferte e del costo del biglietti del trasporto nazionale.
Guizzardi, A. (2015). I viaggi d'affari delle imprese italiane nel 2014. TURISMO D'AFFARI, 34(1), 1-12.
I viaggi d'affari delle imprese italiane nel 2014
GUIZZARDI, ANDREA
2015
Abstract
Nel 2014 i viaggi d’affari delle imprese italiane crescono del 3,1%. La crescita è forte soprattutto verso le destinazioni Europee (+5,2%) ma a sorprendere è il +2,5% del mercato nazionale perchè inverte una prolungata fase di contrazione non ostante il quadro macroeconomico stagnante. In ottica pluriennale il dato 2014 riporta il numero di viaggi al livello del 2011 – quando si è materializzata la “double deep recession” dell’economia italiana – e rafforza la tendenza positiva del trend di lungo periodo sostenuto strutturalmente dalla spinta alla delocalizzazione della nostra industria. La spesa per viaggi d’affari sale a 19,1 miliardi di euro, in crescita del 2,1%. Il risultato è frenato dalla contrazione dei prezzi del trasporto sul mercato internazionale. Questo cresce dell’1,6% a fronte del 3,0% del mercato nazionale. L’analisi settoriale evidenzia la crescita del solo terziario in concomitanza sia con l’impennata delle trasferte “più costose”, intercontinentali e per visitare fiere o convegni, sia con l’aumento della durata delle trasferte e del costo del biglietti del trasporto nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.