Il saggio analizza i modi, le forme, i supporti e i canali attraverso cui Jane Austen e i suoi testi narrativi (con particolare riferimento a Pride and Prejudice) sono usciti dal cerchio tutto sommato ristretto dell’accademia, dei curricola universitari e dei lettori di professione, per entrare in uno spazio che è quello di YouTube, delle fan communities, della musica pop, dei blog, del romanzo rosa o dell’horror; i percorsi grazie ai quali sono diventati parte delle mitologie popolari del XXI secolo e al tempo stesso un brand di successo intorno al quale ruota una fitta rete di interessi economici (industria cinematografica e televisiva, turismo, editoria…), capace di catalizzare (e sfruttare) desideri, proiezioni, aspettative di nuove tipologie di lettori; le inedite modalità di ricezione che caratterizzano questo fenomeno, e soprattutto la fan fiction, situata al punto di convergenza o di frizione tra diversi media (letteratura, cinema, televisione, web e media digitali in genere), tra produttori e consumatori, tra lettura e scrittura, tra strategie commerciali delle corporation e autarchia dei fan, tra “alto” e “basso”.

Jane Austen: tra brand e desiderio

MENEGHELLI, DONATA
2014

Abstract

Il saggio analizza i modi, le forme, i supporti e i canali attraverso cui Jane Austen e i suoi testi narrativi (con particolare riferimento a Pride and Prejudice) sono usciti dal cerchio tutto sommato ristretto dell’accademia, dei curricola universitari e dei lettori di professione, per entrare in uno spazio che è quello di YouTube, delle fan communities, della musica pop, dei blog, del romanzo rosa o dell’horror; i percorsi grazie ai quali sono diventati parte delle mitologie popolari del XXI secolo e al tempo stesso un brand di successo intorno al quale ruota una fitta rete di interessi economici (industria cinematografica e televisiva, turismo, editoria…), capace di catalizzare (e sfruttare) desideri, proiezioni, aspettative di nuove tipologie di lettori; le inedite modalità di ricezione che caratterizzano questo fenomeno, e soprattutto la fan fiction, situata al punto di convergenza o di frizione tra diversi media (letteratura, cinema, televisione, web e media digitali in genere), tra produttori e consumatori, tra lettura e scrittura, tra strategie commerciali delle corporation e autarchia dei fan, tra “alto” e “basso”.
2014
Donata Meneghelli
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