Immagini per ricordare, immagini per agire. Il caso della guerra sucia argentina

L'articolo esamina un caso particolare di uso delle immagini che ebbe luogo durante la cosiddetta Guerra Sucia argentina, la dittatura militare attiva in quel paese tra il 1976 e il 1983. la guerra sporca fu caratterizzata da una diffusa strategia di invisibilità, i prigionieri scomparivano letteralmente, senza lasciare tracce, e nemmeno i loro copri erano più ritrovati. A fronte di questa situazione i movimenti di opposizione popolare, in particolare le Madres de Plaza de Mayo, inventarono un uso innovativo delle immagini, utilizzando i ritratti fotografici dei loro figli e figlie scomparse. L'articolo discute l'uso delle immagini come potente dispositivo di Agency e forma di lotta politica, attraverso l'analisi del ruolo e funzione del primo piano fotografico del volto umano. Infine viene discussa la pratica diffusa dell'escrache e della sua riscrittura del territorio urbano, realizzata dalle associazioni degli Hijos.