Introduzione La Regione Emilia-Romagna ha assistito, negli ultimi dodici anni, ad un notevole aumento del numero di alunni disabili che frequentano le scuole statali del territorio, con un conseguente impatto sulla Spesa Pubblica. Lo studio, condotto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, ha voluto evidenziare la ricorrenza, la tipologia e la distribuzione sul territorio regionale delle differenti disabilità certificate negli alunni presenti nelle scuole statali della Regione nell’anno scolastico 2012-2013. Metodi Le disabilità certificate nel database dAbili sono state suddivise in macro-categorie in base alla diagnosi di patologia. Sono state poi valutate le più frequenti associazioni di patologia e la prevalenza delle macro-categorie nelle singole Province e ordini di scuola. E’ stata condotta un’analisi statistica per rilevare eventuali differenze statisticamente significative tra le variabili sopramenzionate. Risultati: La distribuzione delle macro-categorie individuate è disomogenea sul territorio e tra gli ordini di scuola, con valori che talvolta si discostano in maniera statisticamente significativa dalla media regionale. La più frequente associazione di patologie è rappresentata dal disturbo ipercinetico con il disturbo specifico delle abilità scolastiche. Il ritardo mentale è la patologia più rappresentata del campione (38,5%) e si trova frequentemente associato all’epilessia e all’autismo. Le malattie rare hanno una prevalenza del 4,1% e la più rappresentata è la Neurofibromatosi, mentre i disturbi psicopatologici ricorrono nel 5% del campione. Discussione Lo studio rappresenta la prima esperienza italiana e regionale di valutazione della disabilità infantile di una regione. Conoscere le cause di disabilità dell’età evolutiva presenti sul territorio è utile per distribuire al meglio le risorse disponibili e promuovere il pieno sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni e il raggiungimento di una soddisfacente integrazione nella società.
Lanzarini, E., Parmeggiani, A. (2015). Disabilità ed intergrazione scolastica in Emilia-Romagna: analisi dei dati relativi all'anno scolastico 2012-2013. GIORNALE DI NEUROPSICHIATRIA DELL'ETÀ EVOLUTIVA, 35(2), 77-86.
Disabilità ed intergrazione scolastica in Emilia-Romagna: analisi dei dati relativi all'anno scolastico 2012-2013
PARMEGGIANI, ANTONIA
2015
Abstract
Introduzione La Regione Emilia-Romagna ha assistito, negli ultimi dodici anni, ad un notevole aumento del numero di alunni disabili che frequentano le scuole statali del territorio, con un conseguente impatto sulla Spesa Pubblica. Lo studio, condotto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, ha voluto evidenziare la ricorrenza, la tipologia e la distribuzione sul territorio regionale delle differenti disabilità certificate negli alunni presenti nelle scuole statali della Regione nell’anno scolastico 2012-2013. Metodi Le disabilità certificate nel database dAbili sono state suddivise in macro-categorie in base alla diagnosi di patologia. Sono state poi valutate le più frequenti associazioni di patologia e la prevalenza delle macro-categorie nelle singole Province e ordini di scuola. E’ stata condotta un’analisi statistica per rilevare eventuali differenze statisticamente significative tra le variabili sopramenzionate. Risultati: La distribuzione delle macro-categorie individuate è disomogenea sul territorio e tra gli ordini di scuola, con valori che talvolta si discostano in maniera statisticamente significativa dalla media regionale. La più frequente associazione di patologie è rappresentata dal disturbo ipercinetico con il disturbo specifico delle abilità scolastiche. Il ritardo mentale è la patologia più rappresentata del campione (38,5%) e si trova frequentemente associato all’epilessia e all’autismo. Le malattie rare hanno una prevalenza del 4,1% e la più rappresentata è la Neurofibromatosi, mentre i disturbi psicopatologici ricorrono nel 5% del campione. Discussione Lo studio rappresenta la prima esperienza italiana e regionale di valutazione della disabilità infantile di una regione. Conoscere le cause di disabilità dell’età evolutiva presenti sul territorio è utile per distribuire al meglio le risorse disponibili e promuovere il pieno sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni e il raggiungimento di una soddisfacente integrazione nella società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.