Allo scopo di raggiungere e mantenere la completa astinenza da bevande alcoliche, è necessario che i pazienti con cirrosi epatica alcolica sottoposti a trapianto ortotopico di fegato siano valutati e seguiti prima e dopo il trapianto attraverso un approccio multidisciplinare. L’esperto di alcologia o alcologo presente all’interno delle equipè trapiantologiche ha il compito di effettuare una valutazione specifica (alcologica) caratterizzata da: anamnesi, esame obiettivo, somministrazione di scale, valutazione dei parametri di laboratorio ed eventuale impostazione di un trattamento farmacologico (anti-astinenziale od anti-craving). Tuttavia, nei pazienti affetti da cirrosi epatica alcolica, il rischio di epato-tossicità limita notevolmente l’opzione farmacologica; il baclofene è l’unico approccio farmacologico che le linee guida dell’Associazione Europea per lo Studio del Fegato hanno recentemente indicato come sicuro ed efficace. Infine, la figura dell’alcologo deve partecipare al processo decisionale di inserimento in lista OLT ed al monitoraggio del paziente nella fase pre-OLT. Quindi, la stretta collaborazione con gli epatologi ospedalieri, con le U.O. di alcologia territoriali, con i servizi territoriali per le tossicodipendenze (Ser.T.), con la famiglia e con le associazioni (es: gruppi di auto-mutuo aiuto) risulta di fondamentale importanza.

La valutazione alcologica nei pazienti affetti da cirrosi epatica ad eziologia alcolica candidati al trapianto ortotopico di fegato.

DOMENICALI, MARCO;BERNARDI, MAURO
2014

Abstract

Allo scopo di raggiungere e mantenere la completa astinenza da bevande alcoliche, è necessario che i pazienti con cirrosi epatica alcolica sottoposti a trapianto ortotopico di fegato siano valutati e seguiti prima e dopo il trapianto attraverso un approccio multidisciplinare. L’esperto di alcologia o alcologo presente all’interno delle equipè trapiantologiche ha il compito di effettuare una valutazione specifica (alcologica) caratterizzata da: anamnesi, esame obiettivo, somministrazione di scale, valutazione dei parametri di laboratorio ed eventuale impostazione di un trattamento farmacologico (anti-astinenziale od anti-craving). Tuttavia, nei pazienti affetti da cirrosi epatica alcolica, il rischio di epato-tossicità limita notevolmente l’opzione farmacologica; il baclofene è l’unico approccio farmacologico che le linee guida dell’Associazione Europea per lo Studio del Fegato hanno recentemente indicato come sicuro ed efficace. Infine, la figura dell’alcologo deve partecipare al processo decisionale di inserimento in lista OLT ed al monitoraggio del paziente nella fase pre-OLT. Quindi, la stretta collaborazione con gli epatologi ospedalieri, con le U.O. di alcologia territoriali, con i servizi territoriali per le tossicodipendenze (Ser.T.), con la famiglia e con le associazioni (es: gruppi di auto-mutuo aiuto) risulta di fondamentale importanza.
2014
Caputo, F; Guerzoni, S; Domenicali, M; Pini, La; Bernardi, M.
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