L’articolo si propone l’obiettivo di valutare gli effetti della legge di riforma (D.M. 45/2013) sui dottorati in discipline storiche. Il confronto tra i dati MIUR relativi ai dottorati post-riforma (XXIX e XXX ciclo) con i dati pregressi, a partire dal XIX ciclo, permette di evidenziare l’andamento generale della trasformazione dei dottorati da "nucleari" a "allargati" o multidisciplinari. Ne emerge un quadro tale per cui la diminuzione del numero dei dottorati in storia a causa degli accorpamenti, la creazione di dottorati dipartimentali legati ad un numero borse e la compressione di una grande varietà di saperi in contenitori onnicomprensivi si rivelano elementi penalizzanti per i dottorati di area 11 più che per tutte le altre aree. Il feedback dei dottorandi, intervistati nel corso dell’indagine, non giunge a risultati differenti: la perdita del confronto all’interno del settore di ricerca specifico e la scarsa efficacia dell’offerta didattica multidisciplinare fanno rimpiangere o desiderare scuole di dottorato tematiche. L’articolo conclude dunque con alcune proposte operative, dirette a invertire la rotta che sta portando i dottorati in discipline storiche ad una progressiva marginalizzazione all’interno delle discipline umanistiche, a loro volta sempre più indebolite dal confronto con quelle tecnico-scientifiche.
Malatesta, M., Cappi, V. (2015). I dottorati in discipline storiche. SOCIETÀ E STORIA, 148, 355-371.
I dottorati in discipline storiche
MALATESTA, MARIA;CAPPI, VALENTINA
2015
Abstract
L’articolo si propone l’obiettivo di valutare gli effetti della legge di riforma (D.M. 45/2013) sui dottorati in discipline storiche. Il confronto tra i dati MIUR relativi ai dottorati post-riforma (XXIX e XXX ciclo) con i dati pregressi, a partire dal XIX ciclo, permette di evidenziare l’andamento generale della trasformazione dei dottorati da "nucleari" a "allargati" o multidisciplinari. Ne emerge un quadro tale per cui la diminuzione del numero dei dottorati in storia a causa degli accorpamenti, la creazione di dottorati dipartimentali legati ad un numero borse e la compressione di una grande varietà di saperi in contenitori onnicomprensivi si rivelano elementi penalizzanti per i dottorati di area 11 più che per tutte le altre aree. Il feedback dei dottorandi, intervistati nel corso dell’indagine, non giunge a risultati differenti: la perdita del confronto all’interno del settore di ricerca specifico e la scarsa efficacia dell’offerta didattica multidisciplinare fanno rimpiangere o desiderare scuole di dottorato tematiche. L’articolo conclude dunque con alcune proposte operative, dirette a invertire la rotta che sta portando i dottorati in discipline storiche ad una progressiva marginalizzazione all’interno delle discipline umanistiche, a loro volta sempre più indebolite dal confronto con quelle tecnico-scientifiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.