Il mio corpo un Io, il mio Io un corpo

L'articolo centra i suoi contenuti nell'identificazione dei percorsi formativi veicolati dalla corporeità. In tale percorso vengono identificati due scenari didattici fondamentali: - l'agire spontaneo del bambino. In tale ambito viene posto in risalto il movimento naturale come elemento base di tutte le evoluzioni successive del movimento. Indicazioni didattiche, relative all'uso della libera esplorazione, si pongono come risposta corretta rispetto alla fase di egocentrismo attraversata dal bambino e alla necessità di vivere il movimento come momento di piacere nella relazione con il mondo circostante. - il gioco di rischio. In tale ambito vengono richiamati aspetti emotivo-affettivi importanti rispetto ad un corretto sviluppo dell'immagine di sè, del senso di autonomia e di responsabilità. La conoscenza dei limiti e la consapevolezza delle conseguenze relative ad una scelta, si pongono come elementi ineludibili per una corretta maturazione del senso di autostima nel bambino. Le conclusioni si soffermano sulla figura dell'educatore che, come il "ferrista" nella sala chirurgica, deve essere in grado di preparare gli strumenti necessari all'agire del bambino, vero "chirurgo" della sua educazione e formazione.