Quando Eco scrive Apocalittici e integrati, nel 1964, non ha ancora eletto la semiotica a sua disciplina di riferimento. La sua vocazione semiotica si manifesterà chiaramente nel 1973 con il volume intitolato Il segno e, definitivamente, nel 1975 con il Trattato di semiotica generale. Pur facendo parte di quello che Eco stesso chiama il suo periodo pre-semiotico, essenzialmente ispirato alla teoria estetica della formatività di Pareyson e progressivamente più segnato dalla lezione strutturalista, Apocalittici e integrati anticipa alcuni dei temi cruciali della teoria echiana, e soprattutto ne anticipa il progetto complessivo, quello di una semiotica della cultura.

«Apocalittici e integrati»: verso una logica della cultura

LORUSSO, ANNA MARIA
2014

Abstract

Quando Eco scrive Apocalittici e integrati, nel 1964, non ha ancora eletto la semiotica a sua disciplina di riferimento. La sua vocazione semiotica si manifesterà chiaramente nel 1973 con il volume intitolato Il segno e, definitivamente, nel 1975 con il Trattato di semiotica generale. Pur facendo parte di quello che Eco stesso chiama il suo periodo pre-semiotico, essenzialmente ispirato alla teoria estetica della formatività di Pareyson e progressivamente più segnato dalla lezione strutturalista, Apocalittici e integrati anticipa alcuni dei temi cruciali della teoria echiana, e soprattutto ne anticipa il progetto complessivo, quello di una semiotica della cultura.
2014
Lorusso, A.M.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/514894
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