RIASSUNTO - Le aziende di trasformazione alimentare devono essere in grado di garantire la qualità e la sicurezza dei loro prodotti seguendo le Buone Pratiche igieniche e l'attuazione del protocollo HACCP (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici). La legislazione europea indica le procedure della conta totale in piastra aerobica e altri test microbiologici come metodi validi per il monitoraggio dell’efficacia dei procedimenti di igienizzazione e del controllo dei livelli di contaminazione microbica. Nondimeno, metodi aspecifici ma rapidi come il saggio bioluminescente dell'ATP (adenosina trifosfato) sono molto utili per ridurre i costi e i tempi di risposta. Nella presente nota viene riportato come la determinazione bioluminescente dell’ATP è stata applicata in un caseificio come strumento di screening per valutare le procedure di pulizia e individuare le possibili fonti di contaminazione microbica nella filiera di produzione delle mozzarelle. A questo è stato associato un altro test rapido bioluminescente (risultati in 1-7 ore) per la determinazione specifica delle Enterobacteriaceae. Il test bioluminescente dell’ATP, applicato nei punti ritenuti critici, ha rilevato le situazioni di rischio in pochi minuti. Tutti i dati sono stati confermati con il metodo ufficiale della conta su piastra e sono stati eseguiti interventi immediati sulle situazioni di rischio, quali superfici non perfettamente pulite e contaminazione incrociata tra le aree di lavorazione delle diverse tipologie di mozzarelle. L’efficacia di tali interventi è stata confermata ripetendo i soli test di misura dell’ATP, poiché la valutazione della correlazione tra i valori delle Unità Formanti Colonie (CFU) e delle Unità Luce Relative (RLU) aveva già fornito buoni risultati.

S. Girotti, L. Bolelli, O. Raboni, E. N. Ferri, G. Lasi (2014). Controllo della sanitizzazione in caseificio mediante metodiche rapide bioluminescenti. SCIENZA E TECNICA LATTIERO-CASEARIA, 65(5-6), 175-187.

Controllo della sanitizzazione in caseificio mediante metodiche rapide bioluminescenti

GIROTTI, STEFANO;BOLELLI, LUCA;FERRI, ELIDA NORA;
2014

Abstract

RIASSUNTO - Le aziende di trasformazione alimentare devono essere in grado di garantire la qualità e la sicurezza dei loro prodotti seguendo le Buone Pratiche igieniche e l'attuazione del protocollo HACCP (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici). La legislazione europea indica le procedure della conta totale in piastra aerobica e altri test microbiologici come metodi validi per il monitoraggio dell’efficacia dei procedimenti di igienizzazione e del controllo dei livelli di contaminazione microbica. Nondimeno, metodi aspecifici ma rapidi come il saggio bioluminescente dell'ATP (adenosina trifosfato) sono molto utili per ridurre i costi e i tempi di risposta. Nella presente nota viene riportato come la determinazione bioluminescente dell’ATP è stata applicata in un caseificio come strumento di screening per valutare le procedure di pulizia e individuare le possibili fonti di contaminazione microbica nella filiera di produzione delle mozzarelle. A questo è stato associato un altro test rapido bioluminescente (risultati in 1-7 ore) per la determinazione specifica delle Enterobacteriaceae. Il test bioluminescente dell’ATP, applicato nei punti ritenuti critici, ha rilevato le situazioni di rischio in pochi minuti. Tutti i dati sono stati confermati con il metodo ufficiale della conta su piastra e sono stati eseguiti interventi immediati sulle situazioni di rischio, quali superfici non perfettamente pulite e contaminazione incrociata tra le aree di lavorazione delle diverse tipologie di mozzarelle. L’efficacia di tali interventi è stata confermata ripetendo i soli test di misura dell’ATP, poiché la valutazione della correlazione tra i valori delle Unità Formanti Colonie (CFU) e delle Unità Luce Relative (RLU) aveva già fornito buoni risultati.
2014
S. Girotti, L. Bolelli, O. Raboni, E. N. Ferri, G. Lasi (2014). Controllo della sanitizzazione in caseificio mediante metodiche rapide bioluminescenti. SCIENZA E TECNICA LATTIERO-CASEARIA, 65(5-6), 175-187.
S. Girotti; L. Bolelli; O. Raboni; E. N. Ferri; G. Lasi
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