Ogni guerra conosce il problematico reinserimento dei reduci e dei prigionieri, l’immiserimento della popolazione, l’inevitabile aumento delle forme di violenza e di delinquenza. Si tratta di fenomeni che nella primavera del ’45 si ritrovano amplificati, nel caso dell’Italia, dalla dissoluzione dell’autorità statale, dalla presenza di un esercito occupante e da emergenze abitative e alimentari che hanno prodotto, già nel corso del conflitto, la piaga del mercato nero, i cui effetti continuano ad avvertirsi nel 1946. La ripresa economica è lenta, a causa della carenza di risorse dello Stato, al grave danneggiamento degli impianti industriali e delle infrastrutture viarie. La svalutazione della vita umana segna il dopoguerra e si inserisce nell’assenza di norme sociali: è facile venire in possesso di un’arma e non ci sono particolari preclusioni a usarla. Inoltre, la strada dell’illegalità e della delinquenza si presenta come una soluzione facile. All'insurrezione si accompagnano violenze incontrollate compiute da soggetti diversi, con un importante ruolo dei civili. Il saggio tiene ferma anche la prospettiva comparata con gli altri paesi europei usciti dalla Seconda guerra mondiale. L'intensità e gli episodi di violenza tendono ad essere un tragico retroterra comune, l'inevitabile tratto di quella che è stata una guerra civile europea.

Mirco Dondi (2015). Regolamenti di conti e violenze nel dopo Liberazione. MICROMEGA, 3/2015(3/2015), p. 209-p. 222.

Regolamenti di conti e violenze nel dopo Liberazione

DONDI, MIRCO
2015

Abstract

Ogni guerra conosce il problematico reinserimento dei reduci e dei prigionieri, l’immiserimento della popolazione, l’inevitabile aumento delle forme di violenza e di delinquenza. Si tratta di fenomeni che nella primavera del ’45 si ritrovano amplificati, nel caso dell’Italia, dalla dissoluzione dell’autorità statale, dalla presenza di un esercito occupante e da emergenze abitative e alimentari che hanno prodotto, già nel corso del conflitto, la piaga del mercato nero, i cui effetti continuano ad avvertirsi nel 1946. La ripresa economica è lenta, a causa della carenza di risorse dello Stato, al grave danneggiamento degli impianti industriali e delle infrastrutture viarie. La svalutazione della vita umana segna il dopoguerra e si inserisce nell’assenza di norme sociali: è facile venire in possesso di un’arma e non ci sono particolari preclusioni a usarla. Inoltre, la strada dell’illegalità e della delinquenza si presenta come una soluzione facile. All'insurrezione si accompagnano violenze incontrollate compiute da soggetti diversi, con un importante ruolo dei civili. Il saggio tiene ferma anche la prospettiva comparata con gli altri paesi europei usciti dalla Seconda guerra mondiale. L'intensità e gli episodi di violenza tendono ad essere un tragico retroterra comune, l'inevitabile tratto di quella che è stata una guerra civile europea.
2015
Mirco Dondi (2015). Regolamenti di conti e violenze nel dopo Liberazione. MICROMEGA, 3/2015(3/2015), p. 209-p. 222.
Mirco Dondi
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