Principali caratteristiche epidemiologiche e cliniche di malattie a trasmissione sessuale storiche ed emergenti. Infezione da Clamydia trachomatis : è’ la malattia a trasmissione sessuale batterica più diffusa nei paesi industrializzati. L’analisi dei fattori associati all’infezione vede primo tra tutti la giovane età (<25 aa), cui seguono la promiscuità sessuale. Purtroppo l’infezione è difficile da diagnosticare in quanto spesso silente sul piano della sintomatologia soggettiva e solo in una minoranza di casi all’ispezione la cervice – sede elettiva dell’infezione – è congesta e presenta una secrezione muco-purulenta. L’infezione resta dunque per lo più misconosciuta e non trattata e la cervice diventa un serbatoio per la diffusione orizzontale e per la diffusione ascendente al tratto genitale alto, presupposto per l’insorgenza di gravi complicanze, prima tra tutte la malattia infiammatoria pelvica. Gonorrea: forma essudativa che ha nella cervice la sede primaria di infezione, con una prevalenza dell’1-5% nella popolazione femminile non selezionata in età fertile. La trasmissione sessuale è praticamente esclusiva e il contatto diretto non sessuale viene eccezionalmente ammesso per alcune forme infantili. La congiuntivite neonatale costituisce la più frequente manifestazione della trasmissione materno-fetale dell’infezione. Il trattamento a base di cefalosporine o spectinomicina, in monosomministrazione, va esteso tassativamente al partner e se tempestivo può evitare gravi complicanze in ambito riproduttivo. Infezione da Trichomonas Vaginalis: ne è responsabile il Trichomonas Vaginalis, un protozoo che ha nell’epitelio del basso tratto urogenitale la sede specifica di infezione. Esso è infatti isolabile unicamente dalla vagina, uretra e ghiandole parauretrali nella femmina; dall’uretra, prostata, vescichette seminali e solco balano-prepuziale nel maschio. I rapporti sessuali ne costituiscono dunque la modalità di trasmissione pressocchè esclusiva. Per la terapia si utilizzano i derivati del 5-nitroimidazolo per via orale, preferibilmente in monodose, estendendo e il trattamento al partner in considerazione della trasmissibilità sessuale.

Guerra B. (2007). Malattie sessualmente trasmesse: infezioni da Chlamidia, Gonococco, Trichomonas. ROMA : sine nomine.

Malattie sessualmente trasmesse: infezioni da Chlamidia, Gonococco, Trichomonas

GUERRA, BRUNELLA
2007

Abstract

Principali caratteristiche epidemiologiche e cliniche di malattie a trasmissione sessuale storiche ed emergenti. Infezione da Clamydia trachomatis : è’ la malattia a trasmissione sessuale batterica più diffusa nei paesi industrializzati. L’analisi dei fattori associati all’infezione vede primo tra tutti la giovane età (<25 aa), cui seguono la promiscuità sessuale. Purtroppo l’infezione è difficile da diagnosticare in quanto spesso silente sul piano della sintomatologia soggettiva e solo in una minoranza di casi all’ispezione la cervice – sede elettiva dell’infezione – è congesta e presenta una secrezione muco-purulenta. L’infezione resta dunque per lo più misconosciuta e non trattata e la cervice diventa un serbatoio per la diffusione orizzontale e per la diffusione ascendente al tratto genitale alto, presupposto per l’insorgenza di gravi complicanze, prima tra tutte la malattia infiammatoria pelvica. Gonorrea: forma essudativa che ha nella cervice la sede primaria di infezione, con una prevalenza dell’1-5% nella popolazione femminile non selezionata in età fertile. La trasmissione sessuale è praticamente esclusiva e il contatto diretto non sessuale viene eccezionalmente ammesso per alcune forme infantili. La congiuntivite neonatale costituisce la più frequente manifestazione della trasmissione materno-fetale dell’infezione. Il trattamento a base di cefalosporine o spectinomicina, in monosomministrazione, va esteso tassativamente al partner e se tempestivo può evitare gravi complicanze in ambito riproduttivo. Infezione da Trichomonas Vaginalis: ne è responsabile il Trichomonas Vaginalis, un protozoo che ha nell’epitelio del basso tratto urogenitale la sede specifica di infezione. Esso è infatti isolabile unicamente dalla vagina, uretra e ghiandole parauretrali nella femmina; dall’uretra, prostata, vescichette seminali e solco balano-prepuziale nel maschio. I rapporti sessuali ne costituiscono dunque la modalità di trasmissione pressocchè esclusiva. Per la terapia si utilizzano i derivati del 5-nitroimidazolo per via orale, preferibilmente in monodose, estendendo e il trattamento al partner in considerazione della trasmissibilità sessuale.
2007
Atti del Congresso Nazionale della Società Italiana di Colposcopia e Patologia Cervico- Vaginale (SICPCV)
10
12
Guerra B. (2007). Malattie sessualmente trasmesse: infezioni da Chlamidia, Gonococco, Trichomonas. ROMA : sine nomine.
Guerra B.
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