L’ordine europeo di indagine penale costituisce uno strumento dalle molteplici potenzialità, nel campo della cooperazione giudiziaria per la raccolta e lo scambio delle prove tra gli Stati Membri dell’Unione europea. Esso ha il merito di operare una considerevole semplificazione del sistema vigente, sostituendo con una sola direttiva le tante fonti normative che si erano accumulate in questo settore. Al tempo stesso, sembra recepire soluzioni efficaci tratte sia dal modello ispirato al mutuo riconoscimento, sia dalle previsioni adottate in materia di tradizionale assistenza giudiziaria. Alcuni aspetti, tuttavia, appaiono maggiormente criticabili. In primo luogo, l’eccessiva discrezionalità attribuita al potere giudiziario, nel mettere in opera questo nuovo sistema di cooperazione; in secondo, la posizione della difesa, sulla quale grava un deficit informativo che ne compromette fortemente la possibilità di coltivare con efficacia la propria strategia. Infine, non va trascurata la capacità della direttiva OEI di favorire un’approssimazione in materia di ammissibilità delle prove. The European investigation order is a new instrument of great potential in the field of judicial cooperation in the gathering and exchange of evidence among the Member States of the European Union. It must be positively welcomed for the simplification it ensures, thanks to the fact that the EIO directive replaces the numerous sources that previously regulated judicial cooperation in evidence matters. Moreover, the EIO adopts several good solutions inspired both to the mutual recognition principle and to the more traditional mutual legal assistance regime. However, some aspects of the EIO appear certainly more problematic. The first concern regards the excessive discretion left to the judiciary when applying the new system in the practice. The second one regards the position of the defense, which is left in a structural inferior position with respect to the prosecution, as it suffers from a lack of information due to the transnational nature of the proceeding. Eventually, the EIO directive can be regarded, at least potentially, as a first step in the direction of a European system of mutual admissibility of evidence.

La nuova direttiva UE sull’ordine europeo di indagine penale tra mutuo riconoscimento e ammissione reciproca delle prove

CAIANIELLO, MICHELE
2015

Abstract

L’ordine europeo di indagine penale costituisce uno strumento dalle molteplici potenzialità, nel campo della cooperazione giudiziaria per la raccolta e lo scambio delle prove tra gli Stati Membri dell’Unione europea. Esso ha il merito di operare una considerevole semplificazione del sistema vigente, sostituendo con una sola direttiva le tante fonti normative che si erano accumulate in questo settore. Al tempo stesso, sembra recepire soluzioni efficaci tratte sia dal modello ispirato al mutuo riconoscimento, sia dalle previsioni adottate in materia di tradizionale assistenza giudiziaria. Alcuni aspetti, tuttavia, appaiono maggiormente criticabili. In primo luogo, l’eccessiva discrezionalità attribuita al potere giudiziario, nel mettere in opera questo nuovo sistema di cooperazione; in secondo, la posizione della difesa, sulla quale grava un deficit informativo che ne compromette fortemente la possibilità di coltivare con efficacia la propria strategia. Infine, non va trascurata la capacità della direttiva OEI di favorire un’approssimazione in materia di ammissibilità delle prove. The European investigation order is a new instrument of great potential in the field of judicial cooperation in the gathering and exchange of evidence among the Member States of the European Union. It must be positively welcomed for the simplification it ensures, thanks to the fact that the EIO directive replaces the numerous sources that previously regulated judicial cooperation in evidence matters. Moreover, the EIO adopts several good solutions inspired both to the mutual recognition principle and to the more traditional mutual legal assistance regime. However, some aspects of the EIO appear certainly more problematic. The first concern regards the excessive discretion left to the judiciary when applying the new system in the practice. The second one regards the position of the defense, which is left in a structural inferior position with respect to the prosecution, as it suffers from a lack of information due to the transnational nature of the proceeding. Eventually, the EIO directive can be regarded, at least potentially, as a first step in the direction of a European system of mutual admissibility of evidence.
2015
Caianiello M.
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