Da poco più di un decennio il problema dei rifiuti da costruzione e demolizione ha assunto una certa rilevanza nella politica europea e gli scarti del processo edilizio sono stati inclusi tra i flussi di rifiuti considerati prioritari. Nel 1992 è stato istituito un gruppo di lavoro, Constructioon and Demolition Waste Project Group, composto da rappresentanti degli Stati membri, associazioni operative nel settore ed esperti, con l’obiettivo di individuare provvedimenti ed azioni finalizzate al riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione. In particolare, la strategia comunitaria si focalizza sui seguenti temi: - prevenzione; - separazione (promozione della demolizione selettiva e del riciclaggio); - trattamento; - mercato degli aggregati riciclati. In Italia molte Province hanno già stipulato accordi di programma, stabilendo linee guida volte alla realizzazione di una gestione ottimale dei rifiuti da costruzione e demolizione. Tuttavia, in ambito nazionale si registra un certo ritardo nel riciclaggio di questi rifiuti rispetto ai Paesi Membri che vantano i migliori risultati, a causa dell’abbondante presenza di materie prime e ostacoli all’uso degli aggregati riciclati (in particolare; assenza di norme prestazionali specifiche). Un qualsiasi processo di riutilizzo e riciclo può essere proposto ed accettato solo quando i prodotti ottenuti vengano opportunamente validati e certificati in termini di qualità e di proprietà tecnologiche, oltre che di garanzia di ridotto impatto ambientale anche a lungo termine. Assumono, pertanto, un ruolo fondamentale le prove di caratterizzazione dei materiali di scarto al fine di determinare la rispondenza di questi materiali ai requisiti di qualità e individuarne la possibilità di utilizzo in edilizia o nel settore costruzioni in genere.

Il riciclaggio dei materiali CDW: da rifiuti a fonti di risorse / A. Bonoli; A. Fabbri; S. Fabbri; M. Nanni. - In: RECYCLING. - ISSN 1593-2419. - STAMPA. - 6:(2007), pp. 97-101.

Il riciclaggio dei materiali CDW: da rifiuti a fonti di risorse

BONOLI, ALESSANDRA;FABBRI, ANNA;FABBRI, SANTE;NANNI, MARCELLA
2007

Abstract

Da poco più di un decennio il problema dei rifiuti da costruzione e demolizione ha assunto una certa rilevanza nella politica europea e gli scarti del processo edilizio sono stati inclusi tra i flussi di rifiuti considerati prioritari. Nel 1992 è stato istituito un gruppo di lavoro, Constructioon and Demolition Waste Project Group, composto da rappresentanti degli Stati membri, associazioni operative nel settore ed esperti, con l’obiettivo di individuare provvedimenti ed azioni finalizzate al riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione. In particolare, la strategia comunitaria si focalizza sui seguenti temi: - prevenzione; - separazione (promozione della demolizione selettiva e del riciclaggio); - trattamento; - mercato degli aggregati riciclati. In Italia molte Province hanno già stipulato accordi di programma, stabilendo linee guida volte alla realizzazione di una gestione ottimale dei rifiuti da costruzione e demolizione. Tuttavia, in ambito nazionale si registra un certo ritardo nel riciclaggio di questi rifiuti rispetto ai Paesi Membri che vantano i migliori risultati, a causa dell’abbondante presenza di materie prime e ostacoli all’uso degli aggregati riciclati (in particolare; assenza di norme prestazionali specifiche). Un qualsiasi processo di riutilizzo e riciclo può essere proposto ed accettato solo quando i prodotti ottenuti vengano opportunamente validati e certificati in termini di qualità e di proprietà tecnologiche, oltre che di garanzia di ridotto impatto ambientale anche a lungo termine. Assumono, pertanto, un ruolo fondamentale le prove di caratterizzazione dei materiali di scarto al fine di determinare la rispondenza di questi materiali ai requisiti di qualità e individuarne la possibilità di utilizzo in edilizia o nel settore costruzioni in genere.
2007
Il riciclaggio dei materiali CDW: da rifiuti a fonti di risorse / A. Bonoli; A. Fabbri; S. Fabbri; M. Nanni. - In: RECYCLING. - ISSN 1593-2419. - STAMPA. - 6:(2007), pp. 97-101.
A. Bonoli; A. Fabbri; S. Fabbri; M. Nanni
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