Questo articolo vuole interpretare numericamente ed analiticamente il funzionamento strutturale del Guggenheim Museum di New York. In particolare viene sviluppata una analisi del funzionamento della struttura (porzione principale della costruzione) secondo tre schemi limite: trave elicodale su appoggi multipli, trave elicoidale con incastri alle estremità, trave elicoidale a sbalzo supportata sul perimetro esterno. Nelle schematizzazioni limite si tiene poi conto opportunamente di come tali travi siano dotate di uno sbalzo crescente man mano che si sale dal basso della struttura verso l'altro. Tutte le valutazioni vengono svliuppate con riferimento a sviluppi analitici. A partire dalle sollecitazioni ottenute per ciascuna delle tre ipotesi di funzionamento vengono poi determinate le dimensioni minime delle membrature necessarie al fine di garantire la sufficiente sicurezza statica dell'opera. Infine tali dimensioni vengono comparate con quelle delle membrature e dei dettagli costruttivi identificati a partire da materiale documentale originale. Questa analisi comprarata ha portato alla identificazione del sistema a trave elicoidale su più supporti come quello più verosimile, a differenza del sistema con trave poggiante sul bordo ipotizzato sinora. Si tratta essenzialmente di un esercizio di "reverse engineering" con valenza sia strutturale che storica.
T. Trombetti (2007). Come è stato costruito il Guggenheim. CASABELLA, 760, 48-61.
Come è stato costruito il Guggenheim
TROMBETTI, TOMASO
2007
Abstract
Questo articolo vuole interpretare numericamente ed analiticamente il funzionamento strutturale del Guggenheim Museum di New York. In particolare viene sviluppata una analisi del funzionamento della struttura (porzione principale della costruzione) secondo tre schemi limite: trave elicodale su appoggi multipli, trave elicoidale con incastri alle estremità, trave elicoidale a sbalzo supportata sul perimetro esterno. Nelle schematizzazioni limite si tiene poi conto opportunamente di come tali travi siano dotate di uno sbalzo crescente man mano che si sale dal basso della struttura verso l'altro. Tutte le valutazioni vengono svliuppate con riferimento a sviluppi analitici. A partire dalle sollecitazioni ottenute per ciascuna delle tre ipotesi di funzionamento vengono poi determinate le dimensioni minime delle membrature necessarie al fine di garantire la sufficiente sicurezza statica dell'opera. Infine tali dimensioni vengono comparate con quelle delle membrature e dei dettagli costruttivi identificati a partire da materiale documentale originale. Questa analisi comprarata ha portato alla identificazione del sistema a trave elicoidale su più supporti come quello più verosimile, a differenza del sistema con trave poggiante sul bordo ipotizzato sinora. Si tratta essenzialmente di un esercizio di "reverse engineering" con valenza sia strutturale che storica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.