Negli ultimi anni, descrivendo in articoli di Patologia apparsi su “Clamer informa” alcune delle più pericolose e diffuse malattie delle piante ornamentali dovute a fitoplasmi presenti nel nostro Paese, ci siamo soffermati su quelle caratterizzate da specifiche modificazioni a carico dei fiori note come “virescenza” e “fillodia”. Mentre la prima indica l’inverdimento (parziale o totale) dei fiori, la fillodia consiste nella trasformazione delle parti fiorali, comprese quelle riproduttive, in foglie. Si rammenta, ad esempio, quanto descritto a proposito delle infezioni da fitoplasmi in gladiolo, limonio, margherita, ortensia, gerbera e in tante altre specie da fiore molto comuni in Italia (Clamer informa n. 7/8, n. 10 e n. 12 del 2000; n. 2 e n. 11 del 2001; n. 12 del 2004). Spesso, alla virescenza ed alla fillodia, si accompagnano altri sintomi caratteristici di questi patogeni, come i ben noti “giallumi” (ingiallimenti generalizzati della pianta), gli “scopazzi” (anomalo sviluppo di molte gemme ascellari con crescita eretta dei nuovi getti) ed il “rosettamento” (accrescimento caratterizzato da un ridotto sviluppo degli internodi con conseguente avvicinamento delle foglie). Fra le tante specie erbacee illustrate non è mai stata trattata la violacciocca (Matthiola incana R. Br.; Brassicaceae), specie indicata in Letteratura quale ospite solo occasionale di fitoplasmi (un’unica segnalazione riguarda al momento la Francia), frequentemente infetta da virus responsabili di sintomatologie a carico dei fiori (malformazioni e decolorazioni dei petali) e delle foglie (mosaici, bollosità, deformazioni, ecc.). Nel mese di aprile del 2007 sono stati per la prima volta osservati in Italia, in alcune serre di Aziende della Sicilia specializzate nella produzione del fiore reciso di violacciocca, piante caratterizzate da sintomi di virescenza. Ci è parso opportuno informare con questa breve nota i produttori di violacciocca circa da pericolosità di questa malattia. Reperimento dei campioni La malattia della virescenza è stata notata sulla cv White-Beach (piante di 10 settimane): su parte dei petali erano evidenti ampie aree di colore verde. I fiori virescenti erano spesso incompleti, malformati e le spighe costituite da un numero molto ridotto di fiori. Le piante con fiori virescenti si presentavano inoltre di ridotta dimensione e con sintomi di rosettamento. Questa sintomatologia interessava almeno il 65% delle piante in produzione (poste all’interno di strutture in vetro) destinate alla commercializzazione del fiore a fine inverno – inizio primavera. Con lo scopo di verificare la presenza di fitoplasmi, sono state opportunamente raccolte piante sintomatiche ed altre asintomatiche (di differente origine) prese come controllo. -Indagine per la presenza di fitoplasmi: estrazione degli acidi nucleici; reazione di amplificazione genica, PCR (amplificazione dell’acido nucleico, elettroforesi orizzontale in gel d’agarosio, colorazione con bromuro di etidio all’1% in acqua); analisi del polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione, RFLP. Risultati Risultati positivi si sono avuti solo in corrispondenza dei campioni fiorali virescenti. A seguito dell’applicazione della tecnica PCR diretta e PCR “nested”, seguita da RFLP, sono stati individuati ed identificati fitoplasmi appartenenti al sottogruppo ribosomiale 16SrII-A (omologia genetica del 99%). Discussione Alla vasta famiglia botanica delle Brassicaceae appartengono specie ornamentali ed orticole di notevole interesse agronomico. Per molte di esse in passato sono state descritte, anche in Italia, malattie riferibili a fitoplasmi, vedi la virescenza e fillodia del cavolfiore (B. oleracea gruppo Botrytis) e del broccolo (B. oleracea gruppo Italica), associate a fitoplasmi appartenenti al sottogruppo 16SrI-B. A seguito delle indagini molecolari eseguite sui campioni sintomatici di violacciocca provenienti dalle serre siciliane, è risultato invece...
M.G.Bellardi, A.Bertaccini, S.Davino (2007). Malattia della virescenza in violacciocca infetta da fitoplasmi. CLAMER INFORMA, 11, 47-49.
Malattia della virescenza in violacciocca infetta da fitoplasmi
BELLARDI, MARIA GRAZIA;BERTACCINI, ASSUNTA;
2007
Abstract
Negli ultimi anni, descrivendo in articoli di Patologia apparsi su “Clamer informa” alcune delle più pericolose e diffuse malattie delle piante ornamentali dovute a fitoplasmi presenti nel nostro Paese, ci siamo soffermati su quelle caratterizzate da specifiche modificazioni a carico dei fiori note come “virescenza” e “fillodia”. Mentre la prima indica l’inverdimento (parziale o totale) dei fiori, la fillodia consiste nella trasformazione delle parti fiorali, comprese quelle riproduttive, in foglie. Si rammenta, ad esempio, quanto descritto a proposito delle infezioni da fitoplasmi in gladiolo, limonio, margherita, ortensia, gerbera e in tante altre specie da fiore molto comuni in Italia (Clamer informa n. 7/8, n. 10 e n. 12 del 2000; n. 2 e n. 11 del 2001; n. 12 del 2004). Spesso, alla virescenza ed alla fillodia, si accompagnano altri sintomi caratteristici di questi patogeni, come i ben noti “giallumi” (ingiallimenti generalizzati della pianta), gli “scopazzi” (anomalo sviluppo di molte gemme ascellari con crescita eretta dei nuovi getti) ed il “rosettamento” (accrescimento caratterizzato da un ridotto sviluppo degli internodi con conseguente avvicinamento delle foglie). Fra le tante specie erbacee illustrate non è mai stata trattata la violacciocca (Matthiola incana R. Br.; Brassicaceae), specie indicata in Letteratura quale ospite solo occasionale di fitoplasmi (un’unica segnalazione riguarda al momento la Francia), frequentemente infetta da virus responsabili di sintomatologie a carico dei fiori (malformazioni e decolorazioni dei petali) e delle foglie (mosaici, bollosità, deformazioni, ecc.). Nel mese di aprile del 2007 sono stati per la prima volta osservati in Italia, in alcune serre di Aziende della Sicilia specializzate nella produzione del fiore reciso di violacciocca, piante caratterizzate da sintomi di virescenza. Ci è parso opportuno informare con questa breve nota i produttori di violacciocca circa da pericolosità di questa malattia. Reperimento dei campioni La malattia della virescenza è stata notata sulla cv White-Beach (piante di 10 settimane): su parte dei petali erano evidenti ampie aree di colore verde. I fiori virescenti erano spesso incompleti, malformati e le spighe costituite da un numero molto ridotto di fiori. Le piante con fiori virescenti si presentavano inoltre di ridotta dimensione e con sintomi di rosettamento. Questa sintomatologia interessava almeno il 65% delle piante in produzione (poste all’interno di strutture in vetro) destinate alla commercializzazione del fiore a fine inverno – inizio primavera. Con lo scopo di verificare la presenza di fitoplasmi, sono state opportunamente raccolte piante sintomatiche ed altre asintomatiche (di differente origine) prese come controllo. -Indagine per la presenza di fitoplasmi: estrazione degli acidi nucleici; reazione di amplificazione genica, PCR (amplificazione dell’acido nucleico, elettroforesi orizzontale in gel d’agarosio, colorazione con bromuro di etidio all’1% in acqua); analisi del polimorfismo della lunghezza dei frammenti di restrizione, RFLP. Risultati Risultati positivi si sono avuti solo in corrispondenza dei campioni fiorali virescenti. A seguito dell’applicazione della tecnica PCR diretta e PCR “nested”, seguita da RFLP, sono stati individuati ed identificati fitoplasmi appartenenti al sottogruppo ribosomiale 16SrII-A (omologia genetica del 99%). Discussione Alla vasta famiglia botanica delle Brassicaceae appartengono specie ornamentali ed orticole di notevole interesse agronomico. Per molte di esse in passato sono state descritte, anche in Italia, malattie riferibili a fitoplasmi, vedi la virescenza e fillodia del cavolfiore (B. oleracea gruppo Botrytis) e del broccolo (B. oleracea gruppo Italica), associate a fitoplasmi appartenenti al sottogruppo 16SrI-B. A seguito delle indagini molecolari eseguite sui campioni sintomatici di violacciocca provenienti dalle serre siciliane, è risultato invece...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.