A distanza di 13 anni dalla ristrutturazione del settore idrico in Italia avviata dalla Legge n. 36/1994, Legge Galli, lo scenario nazionale è ancora dominato da una forte frammentazione delle gestioni, molte delle quali ancora operano in economia. Al quadro della difficile organizzazione gestionale si aggiungono le criticità di prestazione delle infrastrutture idriche giunte in molti casi al termine della loro vita utile. Le reti idriche furono progettate con caratteristiche di resistenza, durabilità e prestazione diverse da quelle attualmente richieste dal quadro normativo; ed, ancora, ulteriori meccanismi di carattere globale, quali un diverso sviluppo urbanistico ed i cambiamenti climatici, potranno spingere le reti verso l’insufficienza strutturale ed idraulica già in un prossimo futuro. Il problema sommariamente descritto per il caso italiano potrebbe essere applicato a diverse realtà europee. Da simili considerazioni è nata la volontà della Comunità Europea di promuovere progetti di ricerca nell’ambito del quinto programma quadro finalizzati al miglioramento della gestione delle reti idriche. Il successo scientifico dei progetti nati da tale iniziativa, che spesso hanno prodotto strumenti di supporto informatici, ha però poi trovato un forte limite applicativo nella realtà pratica del mondo delle municipalizzate. L’ostacolo principale è costituito dalla difficoltà di reperire i dati richiesti da tali strumenti da impiegarsi per la gestione e la pianificazione degli interventi nelle reti. Sul piano pratico tali limiti hanno prodotto un crescente scetticismo ed un lento disinteresse verso questi strumenti che, se compresi appieno e correttamente applicati, rappresentano una possibile soluzione a molti problemi di disorganizzazione della raccolta dei dati ed in genere dell’informazione, nonché il loro utilizzo ai fini della pianificazione gestionale. In seguito alla esperienza maturata dal gruppo di ricerca che attivamente ha contribuito allo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni a livello europeo, è nata la volontà di indagare secondo un percorso “a ritroso” finalizzato all’analisi di vulnerabilità delle reti di acquedotto in grado di superare i limiti applicativi appena descritti. Infatti, anziché offrire al gestore un prodotto troppo sofisticato ed “avido di dati”, si è cercato di capire di quali e di quanti dati il gestore effettivamente disponga e solo in seguito di comprendere cosa il mondo della ricerca possa offrire. Nel presente lavoro l’approccio seguito è consistito nella creazione di un database completo e organizzato su base GIS relativo ai componenti strutturali ed alle caratteristiche fisiche, geometriche e storiche del sistema realmente disponibili (omogeneizzazione dei dati) e nella definizione e nel calcolo di indici sintetici di affidabilità idraulica e strutturale da inserire in un modello di analisi di vulnerabilità per una rete di acquedotto. Tali obiettivi non potevano essere perseguiti senza una diretta e continua collaborazione con l’ente gestore, ovvero ENIA S.p.a.. La rete scelta come caso applicativo è quella di distribuzione idrica del centro storico di Reggio Emilia. Nella presente memoria sono descritte le caratteristiche del database su base GIS sviluppato per la rete selezionata e l’utilizzo delle informazioni in esso contenute per il calcolo degli indici di criticità “sovrastrutturale”, ricavati unendo alle informazioni topologiche e di funzionamento delle diverse componenti del sistema, una caratterizzazione delle utenze servite e della loro“sensibilità idrica”. Gli indici così ottenuti sono stati affiancati agli indici di criticità idraulica, calcolati per diversi scenari di disservizio della rete, secondo la teoria classica dell’affidabilità delle reti idriche, al fine di definire una mappa di vulnerabilità del sistema.

La vulnerabilita’ delle reti di acquedotto nello scenario di ristrutturazione del servizio idrico italiano / R. Ugarelli; T. Liserra; I. Di Federico; V. Di Federico; M. Maglionico. - STAMPA. - (2007), pp. 359-373. (Intervento presentato al convegno Approvvigionamento e Distribuzione idrica: esperienza, ricerca e innovazione - Memorie del Convegno di Ferrara, 28-29 Giugno 2007 tenutosi a Ferrara nel 28-29 Giugno 2007).

La vulnerabilita’ delle reti di acquedotto nello scenario di ristrutturazione del servizio idrico italiano

UGARELLI, RITA MARIA;LISERRA, TONINO;DI FEDERICO, VITTORIO;MAGLIONICO, MARCO
2007

Abstract

A distanza di 13 anni dalla ristrutturazione del settore idrico in Italia avviata dalla Legge n. 36/1994, Legge Galli, lo scenario nazionale è ancora dominato da una forte frammentazione delle gestioni, molte delle quali ancora operano in economia. Al quadro della difficile organizzazione gestionale si aggiungono le criticità di prestazione delle infrastrutture idriche giunte in molti casi al termine della loro vita utile. Le reti idriche furono progettate con caratteristiche di resistenza, durabilità e prestazione diverse da quelle attualmente richieste dal quadro normativo; ed, ancora, ulteriori meccanismi di carattere globale, quali un diverso sviluppo urbanistico ed i cambiamenti climatici, potranno spingere le reti verso l’insufficienza strutturale ed idraulica già in un prossimo futuro. Il problema sommariamente descritto per il caso italiano potrebbe essere applicato a diverse realtà europee. Da simili considerazioni è nata la volontà della Comunità Europea di promuovere progetti di ricerca nell’ambito del quinto programma quadro finalizzati al miglioramento della gestione delle reti idriche. Il successo scientifico dei progetti nati da tale iniziativa, che spesso hanno prodotto strumenti di supporto informatici, ha però poi trovato un forte limite applicativo nella realtà pratica del mondo delle municipalizzate. L’ostacolo principale è costituito dalla difficoltà di reperire i dati richiesti da tali strumenti da impiegarsi per la gestione e la pianificazione degli interventi nelle reti. Sul piano pratico tali limiti hanno prodotto un crescente scetticismo ed un lento disinteresse verso questi strumenti che, se compresi appieno e correttamente applicati, rappresentano una possibile soluzione a molti problemi di disorganizzazione della raccolta dei dati ed in genere dell’informazione, nonché il loro utilizzo ai fini della pianificazione gestionale. In seguito alla esperienza maturata dal gruppo di ricerca che attivamente ha contribuito allo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni a livello europeo, è nata la volontà di indagare secondo un percorso “a ritroso” finalizzato all’analisi di vulnerabilità delle reti di acquedotto in grado di superare i limiti applicativi appena descritti. Infatti, anziché offrire al gestore un prodotto troppo sofisticato ed “avido di dati”, si è cercato di capire di quali e di quanti dati il gestore effettivamente disponga e solo in seguito di comprendere cosa il mondo della ricerca possa offrire. Nel presente lavoro l’approccio seguito è consistito nella creazione di un database completo e organizzato su base GIS relativo ai componenti strutturali ed alle caratteristiche fisiche, geometriche e storiche del sistema realmente disponibili (omogeneizzazione dei dati) e nella definizione e nel calcolo di indici sintetici di affidabilità idraulica e strutturale da inserire in un modello di analisi di vulnerabilità per una rete di acquedotto. Tali obiettivi non potevano essere perseguiti senza una diretta e continua collaborazione con l’ente gestore, ovvero ENIA S.p.a.. La rete scelta come caso applicativo è quella di distribuzione idrica del centro storico di Reggio Emilia. Nella presente memoria sono descritte le caratteristiche del database su base GIS sviluppato per la rete selezionata e l’utilizzo delle informazioni in esso contenute per il calcolo degli indici di criticità “sovrastrutturale”, ricavati unendo alle informazioni topologiche e di funzionamento delle diverse componenti del sistema, una caratterizzazione delle utenze servite e della loro“sensibilità idrica”. Gli indici così ottenuti sono stati affiancati agli indici di criticità idraulica, calcolati per diversi scenari di disservizio della rete, secondo la teoria classica dell’affidabilità delle reti idriche, al fine di definire una mappa di vulnerabilità del sistema.
2007
Atti del Convegno “Approvvigionamento e Distribuzione idrica: esperienza, ricerca e innovazione”
359
373
La vulnerabilita’ delle reti di acquedotto nello scenario di ristrutturazione del servizio idrico italiano / R. Ugarelli; T. Liserra; I. Di Federico; V. Di Federico; M. Maglionico. - STAMPA. - (2007), pp. 359-373. (Intervento presentato al convegno Approvvigionamento e Distribuzione idrica: esperienza, ricerca e innovazione - Memorie del Convegno di Ferrara, 28-29 Giugno 2007 tenutosi a Ferrara nel 28-29 Giugno 2007).
R. Ugarelli; T. Liserra; I. Di Federico; V. Di Federico; M. Maglionico
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