Il testo tratta il tema del fatalismo teologico a partire dalle questioni sollevate da Severino Boezio nel V libro della “Consolazione della Filosofia”. Seguendo il filo conduttore di questo “tema”, che abbiamo definito “la questione Boezio”, il libro mostra come esso, a partire dalla sua origine storica e testuale, venga poi ad articolarsi coinvolgendo di volta in volta temi come il compatibilismo, la prescienza, la natura e gli attributi di Dio, la logica della credenza, determinismo e indeterminismo, la contingenza e il libero arbitrio. Le tappe storiche di questo percorso, oltre a Boezio, sono costituite fondamentalmente dalla teologie del XIII e XIV secolo, in particolare Sigieri, Tommaso d’Aquino ma soprattutto Duns Scoto, con il quale la contingenza (del mondo ma anche e soprattutto della volontà divina) si colloca al centro del dibattito sul fatalismo, quindi Pietro Aureolo e Guglielmo di Ockham. Un ultimo capitolo è dedicato da una parte a mettere a fuoco le implicazioni storiografiche del percorso tracciato, fissando i termini entro i quali si è parlato di “tema filosofico” in relazione alla questione Boezio; dall’altra, a ricostruire un dibattito contemporaneo di filosofia della religione (protagonisti Pike, Plantinga, McCord Adams, Zagzebski, Fischer e altri) che riprende temi (e spesso anche modi) del dibattito teologico medievale, con riferimento soprattutto alle posizioni di Ockham. Tale dibattito ci è parso indicativo della varietà dei modi tramite i quali si accede, in un dialogo aperto col passato, alla dimensione storica delle tesi filosofiche e teologiche.

La sesta prosa

FEDRIGA, RICCARDO
2015

Abstract

Il testo tratta il tema del fatalismo teologico a partire dalle questioni sollevate da Severino Boezio nel V libro della “Consolazione della Filosofia”. Seguendo il filo conduttore di questo “tema”, che abbiamo definito “la questione Boezio”, il libro mostra come esso, a partire dalla sua origine storica e testuale, venga poi ad articolarsi coinvolgendo di volta in volta temi come il compatibilismo, la prescienza, la natura e gli attributi di Dio, la logica della credenza, determinismo e indeterminismo, la contingenza e il libero arbitrio. Le tappe storiche di questo percorso, oltre a Boezio, sono costituite fondamentalmente dalla teologie del XIII e XIV secolo, in particolare Sigieri, Tommaso d’Aquino ma soprattutto Duns Scoto, con il quale la contingenza (del mondo ma anche e soprattutto della volontà divina) si colloca al centro del dibattito sul fatalismo, quindi Pietro Aureolo e Guglielmo di Ockham. Un ultimo capitolo è dedicato da una parte a mettere a fuoco le implicazioni storiografiche del percorso tracciato, fissando i termini entro i quali si è parlato di “tema filosofico” in relazione alla questione Boezio; dall’altra, a ricostruire un dibattito contemporaneo di filosofia della religione (protagonisti Pike, Plantinga, McCord Adams, Zagzebski, Fischer e altri) che riprende temi (e spesso anche modi) del dibattito teologico medievale, con riferimento soprattutto alle posizioni di Ockham. Tale dibattito ci è parso indicativo della varietà dei modi tramite i quali si accede, in un dialogo aperto col passato, alla dimensione storica delle tesi filosofiche e teologiche.
2015
230
9788857530215
Riccardo Fedriga
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/502767
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact