INTRODUZIONE Con la riforma dell’organizzazione comune di mercato (OCM), attuata con il Regolamento (CE) n. 864 del 29 aprile 2004, la politica Comunitaria del settore Tabacco è stata profondamente modificata suscitando forti preoccupazioni tra gli operatori in ragione del programmato ridimensionamento dell’aiuto alla produzione. A partire dal 2006 i regimi di aiuto hanno mutato la loro funzione di sostegno alla produzione a favore di un pagamento unico disaccoppiato per azienda. Sono state adottate linee di ricerca per indagare possibili strategie di adattamento produttivo, in particolare usi alternativi del tabacco, per quegli agricoltori che non avranno più convenienza ad operare nel settore tabacchicolo. Il presente lavoro nasce nell’ambito del progetto di ricerca: “Uso alternativo e studio della mutagenicità del tabacco”, settore “Analisi economica degli usi alternativi del tabacco”, finanziato dal Mipaf e coordinato dall’Istituto Sperimentale per il Tabacco (IST). OBIETTIVI DELLA RICERCA: Prima parte di un lavoro indirizzato a valutare le possibilità da parte delle aziende tabacchicole di sostenere in termini tecnici, economici ed organizzativi l’impatto con possibili strategie di uso alternativo del tabacco. Nello specifico si calcolano i costi di produzione ed i redditi aziendali delle diverse tipologie di aziende tabacchicole e si valutano, in termini di redditività economica, le conseguenze dell’entrata in vigore, a pieno regime, della riforma PAC nell’anno 2010, quando cesseranno gli aiuti al tabacco. STRUMENTI E METODI: Il metodo utilizzato per l’analisi, partendo da una rielaborazione delle informazioni rilevate in campo attraverso le interviste ai produttori, si svolge attraverso: -il calcolo dei costi e dei relativi redditi aziendali -analisi di simulazione per la valutare la sostenibilità finanziaria ed economica della produzione di tabacco dal momento attuale all’entrata in vigore, a pieno regime, della riforma PAC nell’anno 2010, quando cesseranno gli aiuti al tabacco e per i produttori rimarranno solo i diritti disaccoppiati, cioè il 50% dei contributi storici al lordo delle riduzioni e delle trattenute. RISULTATI: Il calcolo dei margini aziendali in funzione dei cambiamenti legati all’introduzione a pieno regime, nel 2010, del meccanismo di pagamento unico per azienda evidenzia un crollo di redditività nella gestione delle aziende tabacchicole italiane in tutte le tipologie esaminate. Seppure con diversi livelli di intensità, anche nelle realtà più “efficienti” la tendenza verso condizioni difficilmente sostenibili è innegabile; la previsione di fondi comunitari da destinare alla riconversione produttiva costituisce un ulteriore segnale a conferma della volontà di ridurre fortemente la dimensione dell’offerta di tabacco.

Zanasi C., Rota C. (2007). Prospettive allarmanti per la tabacchicoltura Italiana. L'INFORMATORE AGRARIO, 42, 44-47.

Prospettive allarmanti per la tabacchicoltura Italiana

ZANASI, CESARE;ROTA, COSIMO
2007

Abstract

INTRODUZIONE Con la riforma dell’organizzazione comune di mercato (OCM), attuata con il Regolamento (CE) n. 864 del 29 aprile 2004, la politica Comunitaria del settore Tabacco è stata profondamente modificata suscitando forti preoccupazioni tra gli operatori in ragione del programmato ridimensionamento dell’aiuto alla produzione. A partire dal 2006 i regimi di aiuto hanno mutato la loro funzione di sostegno alla produzione a favore di un pagamento unico disaccoppiato per azienda. Sono state adottate linee di ricerca per indagare possibili strategie di adattamento produttivo, in particolare usi alternativi del tabacco, per quegli agricoltori che non avranno più convenienza ad operare nel settore tabacchicolo. Il presente lavoro nasce nell’ambito del progetto di ricerca: “Uso alternativo e studio della mutagenicità del tabacco”, settore “Analisi economica degli usi alternativi del tabacco”, finanziato dal Mipaf e coordinato dall’Istituto Sperimentale per il Tabacco (IST). OBIETTIVI DELLA RICERCA: Prima parte di un lavoro indirizzato a valutare le possibilità da parte delle aziende tabacchicole di sostenere in termini tecnici, economici ed organizzativi l’impatto con possibili strategie di uso alternativo del tabacco. Nello specifico si calcolano i costi di produzione ed i redditi aziendali delle diverse tipologie di aziende tabacchicole e si valutano, in termini di redditività economica, le conseguenze dell’entrata in vigore, a pieno regime, della riforma PAC nell’anno 2010, quando cesseranno gli aiuti al tabacco. STRUMENTI E METODI: Il metodo utilizzato per l’analisi, partendo da una rielaborazione delle informazioni rilevate in campo attraverso le interviste ai produttori, si svolge attraverso: -il calcolo dei costi e dei relativi redditi aziendali -analisi di simulazione per la valutare la sostenibilità finanziaria ed economica della produzione di tabacco dal momento attuale all’entrata in vigore, a pieno regime, della riforma PAC nell’anno 2010, quando cesseranno gli aiuti al tabacco e per i produttori rimarranno solo i diritti disaccoppiati, cioè il 50% dei contributi storici al lordo delle riduzioni e delle trattenute. RISULTATI: Il calcolo dei margini aziendali in funzione dei cambiamenti legati all’introduzione a pieno regime, nel 2010, del meccanismo di pagamento unico per azienda evidenzia un crollo di redditività nella gestione delle aziende tabacchicole italiane in tutte le tipologie esaminate. Seppure con diversi livelli di intensità, anche nelle realtà più “efficienti” la tendenza verso condizioni difficilmente sostenibili è innegabile; la previsione di fondi comunitari da destinare alla riconversione produttiva costituisce un ulteriore segnale a conferma della volontà di ridurre fortemente la dimensione dell’offerta di tabacco.
2007
Zanasi C., Rota C. (2007). Prospettive allarmanti per la tabacchicoltura Italiana. L'INFORMATORE AGRARIO, 42, 44-47.
Zanasi C.; Rota C.
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