Le libertà e le necessità connesse alla concezione progettuale dell’edilizia rurale hanno registrato nette e profonde modificazioni nel passaggio storico tra la civiltà agricola e quella industriale. Si tratta di aspetti che hanno investito sostanzialmente gli assetti economici e sociali e conseguentemente le espressioni paesaggistiche e architettoniche, che a loro volta hanno evoluto tipi storici e introdotto tipi moderni. Dopo quelli di industrializzazione, l’agricoltura ha progressivamente introiettato i fattori e i processi socioeconomici di terziarizzazione, fino alla recente affermazione della sua multifunzionalità anche nella programmazione economica comunitaria, nella quale essa è concepita come produzione di servizi essenziali oltre che di beni. Se l’agricoltura è stata così ampiamente coinvolta in processi di radicale mutazione, lo è stata altrettanto la produzione edilizia, che con l’industrializzazione ha avviato una radicale delocalizzazione tecnologica con effetti di trasformazione e di tendenziale omologazione dei prodotti impiegati e conseguentemente dei paesaggi. La standardizzazione tecnologica messa in atto dall’industria delle costruzioni ha infatti prodotto significative ricadute sulla caratterizzazione quali-quantitativa del patrimonio edilizio e sulle sue relazioni con i diversi contesti paesaggistici. Il processo di definizione sistematica di regole territoriali, avviato negli anni ’40 del Novecento con la legislazione e gli atti relativi alla pianificazione spaziale, ha inoltre portato condizionamenti alla libertà attuativa, a fronte di un deciso progressivo incremento della libertà tecnologica, acceleratosi proprio a partire dalla metà del secolo scorso. È possibile pertanto trattare l’evoluzione storica dell’edilizia rurale in relazione a quella delle categorie della necessità e della libertà, facendo riferimento sia alle evoluzioni tecniche e culturali proprie dei due mondi produttivi dell’agricoltura e dell’edilizia, che a quelle giuridiche e socio-economiche. Il contesto di riferimento è quello della complessa articolazione dinamica di fattori e processi che caratterizza il paesaggio rurale, del cui mosaico culturale gli edifici storici e quelli moderni e contemporanei costituiscono componenti essenziali.
L’EDILIZIA RURALE NELLA SUA EVOLUZIONE STORICA FRA LIBERTÀ E NECESSITÀ / P. Tassinari. - ELETTRONICO. - (2007), pp. 1-15. (Intervento presentato al convegno Volontà, libertà e necessità nella creazione del mosaico paesistico-culturale - Will, Freedom and Necessity in the Creation of the Landscape and Cultural Mosaic tenutosi a Udine nel 25-26 ottobre 2007).
L’EDILIZIA RURALE NELLA SUA EVOLUZIONE STORICA FRA LIBERTÀ E NECESSITÀ
TASSINARI, PATRIZIA
2007
Abstract
Le libertà e le necessità connesse alla concezione progettuale dell’edilizia rurale hanno registrato nette e profonde modificazioni nel passaggio storico tra la civiltà agricola e quella industriale. Si tratta di aspetti che hanno investito sostanzialmente gli assetti economici e sociali e conseguentemente le espressioni paesaggistiche e architettoniche, che a loro volta hanno evoluto tipi storici e introdotto tipi moderni. Dopo quelli di industrializzazione, l’agricoltura ha progressivamente introiettato i fattori e i processi socioeconomici di terziarizzazione, fino alla recente affermazione della sua multifunzionalità anche nella programmazione economica comunitaria, nella quale essa è concepita come produzione di servizi essenziali oltre che di beni. Se l’agricoltura è stata così ampiamente coinvolta in processi di radicale mutazione, lo è stata altrettanto la produzione edilizia, che con l’industrializzazione ha avviato una radicale delocalizzazione tecnologica con effetti di trasformazione e di tendenziale omologazione dei prodotti impiegati e conseguentemente dei paesaggi. La standardizzazione tecnologica messa in atto dall’industria delle costruzioni ha infatti prodotto significative ricadute sulla caratterizzazione quali-quantitativa del patrimonio edilizio e sulle sue relazioni con i diversi contesti paesaggistici. Il processo di definizione sistematica di regole territoriali, avviato negli anni ’40 del Novecento con la legislazione e gli atti relativi alla pianificazione spaziale, ha inoltre portato condizionamenti alla libertà attuativa, a fronte di un deciso progressivo incremento della libertà tecnologica, acceleratosi proprio a partire dalla metà del secolo scorso. È possibile pertanto trattare l’evoluzione storica dell’edilizia rurale in relazione a quella delle categorie della necessità e della libertà, facendo riferimento sia alle evoluzioni tecniche e culturali proprie dei due mondi produttivi dell’agricoltura e dell’edilizia, che a quelle giuridiche e socio-economiche. Il contesto di riferimento è quello della complessa articolazione dinamica di fattori e processi che caratterizza il paesaggio rurale, del cui mosaico culturale gli edifici storici e quelli moderni e contemporanei costituiscono componenti essenziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.