Il Commissario designato all’agricoltura e allo sviluppo rurale, Phil Hogan, alla audizione della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, e nella sua prima uscita ufficiale in Italia, al Forum Internazionale della Coldiretti, ha espresso come massima priorità quella di dare attuazione alla Politica agricola comune dopo la sua recente riforma, specie per quel che riguarda i pagamenti diretti, il greening, lo sviluppo rurale, la politica di qualità e l’Ocm ortofrutta, con l’impegno di rivederla entro i primi dodici mesi di funzionamento al fine di poterla semplificare. Un annuncio accolto con favore e rilanciato dal ministro per le Politiche agricole che ha parlato di cinque priorità da affrontare nell’immediato futuro: semplificazione della PAC, «che ha prodotto nuova burocrazia», revisione degli strumenti e dei budget per la gestione dei rischi di mercato, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti in Europa, interventi sul credito per i giovani, piano per accompagnare il settore lattierocaseario dopo la fine delle quote latte. Tutti temi condivisi anche da Paolo De Castro, parlamentare europeo da poco nominato referente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo per i negoziati di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (TTIP), che aggiunge: «In questi anni è mancato il gioco di squadra, non si è riusciti a far comprendere le potenzialità dell’agroalimentare per la crescita economica del continente». A livello di dichiarazioni di molti dei massimi esponenti del mondo politico e agricolo si potrebbe essere rassicurati, non altrettanto se si considerano le notizie e le riflessioni che arrivano da altre componenti del comparto agro-alimentare.

Con un anno di ritardo prende l'avvio la nuova politica agricola europea 2014-2020

PINNAVAIA, GIANGAETANO
2014

Abstract

Il Commissario designato all’agricoltura e allo sviluppo rurale, Phil Hogan, alla audizione della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, e nella sua prima uscita ufficiale in Italia, al Forum Internazionale della Coldiretti, ha espresso come massima priorità quella di dare attuazione alla Politica agricola comune dopo la sua recente riforma, specie per quel che riguarda i pagamenti diretti, il greening, lo sviluppo rurale, la politica di qualità e l’Ocm ortofrutta, con l’impegno di rivederla entro i primi dodici mesi di funzionamento al fine di poterla semplificare. Un annuncio accolto con favore e rilanciato dal ministro per le Politiche agricole che ha parlato di cinque priorità da affrontare nell’immediato futuro: semplificazione della PAC, «che ha prodotto nuova burocrazia», revisione degli strumenti e dei budget per la gestione dei rischi di mercato, tracciabilità ed etichettatura dei prodotti in Europa, interventi sul credito per i giovani, piano per accompagnare il settore lattierocaseario dopo la fine delle quote latte. Tutti temi condivisi anche da Paolo De Castro, parlamentare europeo da poco nominato referente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo per i negoziati di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (TTIP), che aggiunge: «In questi anni è mancato il gioco di squadra, non si è riusciti a far comprendere le potenzialità dell’agroalimentare per la crescita economica del continente». A livello di dichiarazioni di molti dei massimi esponenti del mondo politico e agricolo si potrebbe essere rassicurati, non altrettanto se si considerano le notizie e le riflessioni che arrivano da altre componenti del comparto agro-alimentare.
2014
Annuario Socio-Economico Ferrarese - Ricerche, analisi, commenti sull'economia e la società in provincia di Ferrara
63
69
Pinnavaia, Gian Gaetano
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