Caratterizzazione della struttura secondaria di nuovi oligopeptidi autoassemblanti, derivanti da EAK-16 [1] e caratterizzati dall’alternanza di amminoacidi apolari (alanina) e ionici (lisina, ornitina, acido glutammico, acido aspartico, acido amminobutirrico). Gli oligopeptidi analizzati erano costituiti da 16 amminoacidi, con eventuale aggiunta di una sequenza RGD (arginina-glicina-acido aspartico), per favorire la rigenerazione ossea a contatto con biomateriali di supporto. I peptidi sono stati sintetizzati in fase solida utilizzando un apparecchio automatico per la sintesi dei peptidi (Applied Biosystem Model 431°) e purificati in colonna semipreparativa Delta Pak C18. Gli spettri Raman sono stati ottenuti con uno spettrometro FT-Raman Bruker FRA 106 (risoluzione 4 cm-1) mentre quelli IR sono stati ottenuti utilizzando uno spettrometro Nicolet 5700 (risoluzione 4 cm-1). La struttura secondaria degli oligopeptidi è stata determinata tramite fitting delle bande ammide I sia IR che Raman. I risultati ottenuti dal fitting in IR e in Raman per ciascun peptide erano molto simili. Per quanto riguarda i peptidi appena sintetizzati, quelli contenenti solo 16 residui amminoacidici ionici/non polari hanno mostrato una prevalente struttura a foglietto beta indipendentemente dalla lunghezza e dall’ingombro sterico della catena R dell’amminoacido carico o di quello apolare. Infatti le bande tipiche di questa struttura secondaria sono state osservate sia in Raman a 1670-1673 cm-1 che in infrarosso a 1694-1697 cm-1 e a 1620-1626 cm-1. I peptidi contenenti la sequenza RGD avevano invece una struttura secondaria prevalente di tipo alfa-elica o mista, caratterizzata da una banda Raman a 1659 cm-1 e componenti IR a 1663 e 1640 cm-1. Dopo trattamento per 6 ore in soluzione di NaCl e tampone fosfato, i peptidi che avevano una struttura a foglietto beta non hanno mostrato variazioni significative di struttura secondaria mentre si è osservato uno spostamento significativo delle bande Raman e IR dei peptidi contenenti la sequenza RGD. Infatti anche in questo caso la struttura prevalente diventa di tipo beta-foglietto. Anche i due peptidi contenenti la sequenza RGD e che subito dopo la sintesi non presentavano, o presentavano solo in parte, struttura a foglietto beta, dopo il trattamento in soluzione di NaCl e tampone fosfato assumono prevalente struttura beta. La spettroscopia vibrazionale si è confermata una tecnica valida per valutare le variazioni conformazionali dei peptidi.
M. Di Foggia, C. Fagnano, P. Taddei, A. Torreggiani, M. Dettin, A. Tinti (2007). Caratterizzazione infrarossa e Raman di oligopeptidi autoassemblanti.. BOLOGNA : Societa' Italiana Biomateriali.
Caratterizzazione infrarossa e Raman di oligopeptidi autoassemblanti.
DI FOGGIA, MICHELE;FAGNANO, CONCEZIO;TADDEI, PAOLA;TINTI, ANNA
2007
Abstract
Caratterizzazione della struttura secondaria di nuovi oligopeptidi autoassemblanti, derivanti da EAK-16 [1] e caratterizzati dall’alternanza di amminoacidi apolari (alanina) e ionici (lisina, ornitina, acido glutammico, acido aspartico, acido amminobutirrico). Gli oligopeptidi analizzati erano costituiti da 16 amminoacidi, con eventuale aggiunta di una sequenza RGD (arginina-glicina-acido aspartico), per favorire la rigenerazione ossea a contatto con biomateriali di supporto. I peptidi sono stati sintetizzati in fase solida utilizzando un apparecchio automatico per la sintesi dei peptidi (Applied Biosystem Model 431°) e purificati in colonna semipreparativa Delta Pak C18. Gli spettri Raman sono stati ottenuti con uno spettrometro FT-Raman Bruker FRA 106 (risoluzione 4 cm-1) mentre quelli IR sono stati ottenuti utilizzando uno spettrometro Nicolet 5700 (risoluzione 4 cm-1). La struttura secondaria degli oligopeptidi è stata determinata tramite fitting delle bande ammide I sia IR che Raman. I risultati ottenuti dal fitting in IR e in Raman per ciascun peptide erano molto simili. Per quanto riguarda i peptidi appena sintetizzati, quelli contenenti solo 16 residui amminoacidici ionici/non polari hanno mostrato una prevalente struttura a foglietto beta indipendentemente dalla lunghezza e dall’ingombro sterico della catena R dell’amminoacido carico o di quello apolare. Infatti le bande tipiche di questa struttura secondaria sono state osservate sia in Raman a 1670-1673 cm-1 che in infrarosso a 1694-1697 cm-1 e a 1620-1626 cm-1. I peptidi contenenti la sequenza RGD avevano invece una struttura secondaria prevalente di tipo alfa-elica o mista, caratterizzata da una banda Raman a 1659 cm-1 e componenti IR a 1663 e 1640 cm-1. Dopo trattamento per 6 ore in soluzione di NaCl e tampone fosfato, i peptidi che avevano una struttura a foglietto beta non hanno mostrato variazioni significative di struttura secondaria mentre si è osservato uno spostamento significativo delle bande Raman e IR dei peptidi contenenti la sequenza RGD. Infatti anche in questo caso la struttura prevalente diventa di tipo beta-foglietto. Anche i due peptidi contenenti la sequenza RGD e che subito dopo la sintesi non presentavano, o presentavano solo in parte, struttura a foglietto beta, dopo il trattamento in soluzione di NaCl e tampone fosfato assumono prevalente struttura beta. La spettroscopia vibrazionale si è confermata una tecnica valida per valutare le variazioni conformazionali dei peptidi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.