Il 2 agosto 1914 la dichiarazione di neutralità dell'Italia viene osservata distrattamente da gran parte dell'opinione pubblica internazionale, impegnata a celebrare in un clima di euforia nazionalistica l'inizio di un conflitto che si immagina rapido. Scomparsa l'illusione di una guerra breve, sia i paesi belligeranti che quelli neutrali iniziano a ritenere l'eventualità di un ingresso dell'Italia un fattore sempre più rilevante per modificare gli equilibri della «guerra europea» e destinano un crescente interesse alle vicende politiche italiane, ai negoziati del governo Salandra con i due schieramenti e all'acceso dibattito tra neutralisti e interventisti che infiamma la Penisola. A un secolo esatto dagli eventi narrati le pagine di questo volume ricostruiscono - attraverso l'eco della stampa di sedici nazioni (europee e non) - un quadro dinamico e fedele dello sguardo che l'opinione pubblica internazionale ha destinato all'Italia nei dieci mesi compresi tra lo scoppio della prima guerra mondiale e l'ingresso del nostro paese a fianco dell'Intesa. Al fine di garantire coerenza al volume ogni saggio si articola in: a) una contestualizzazione relativa ai rapporti tra il paese oggetto d’indagine e l’Italia al momento dello scoppio del conflitto; b) un corpo centrale del saggio in cui si analizza come l’opinione pubblica del paese considerato abbia interpretato la scelta italiana di mantenersi neutrale nel corso del primo anno del conflitto; c) un’ultima parte che analizza come sia stato interpretato l’ingresso in guerra dell’Italia all’indomani del maggio 1915.
BRIZZI R. (2015). Osservata speciale. La neutralità italiana nella Prima guerra mondiale e l'opinione pubblica internazionale (1914-15). Firenze : Le Monnier.
Osservata speciale. La neutralità italiana nella Prima guerra mondiale e l'opinione pubblica internazionale (1914-15)
BRIZZI, RICCARDO
2015
Abstract
Il 2 agosto 1914 la dichiarazione di neutralità dell'Italia viene osservata distrattamente da gran parte dell'opinione pubblica internazionale, impegnata a celebrare in un clima di euforia nazionalistica l'inizio di un conflitto che si immagina rapido. Scomparsa l'illusione di una guerra breve, sia i paesi belligeranti che quelli neutrali iniziano a ritenere l'eventualità di un ingresso dell'Italia un fattore sempre più rilevante per modificare gli equilibri della «guerra europea» e destinano un crescente interesse alle vicende politiche italiane, ai negoziati del governo Salandra con i due schieramenti e all'acceso dibattito tra neutralisti e interventisti che infiamma la Penisola. A un secolo esatto dagli eventi narrati le pagine di questo volume ricostruiscono - attraverso l'eco della stampa di sedici nazioni (europee e non) - un quadro dinamico e fedele dello sguardo che l'opinione pubblica internazionale ha destinato all'Italia nei dieci mesi compresi tra lo scoppio della prima guerra mondiale e l'ingresso del nostro paese a fianco dell'Intesa. Al fine di garantire coerenza al volume ogni saggio si articola in: a) una contestualizzazione relativa ai rapporti tra il paese oggetto d’indagine e l’Italia al momento dello scoppio del conflitto; b) un corpo centrale del saggio in cui si analizza come l’opinione pubblica del paese considerato abbia interpretato la scelta italiana di mantenersi neutrale nel corso del primo anno del conflitto; c) un’ultima parte che analizza come sia stato interpretato l’ingresso in guerra dell’Italia all’indomani del maggio 1915.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.