Il motivo della percezione sensibile, da parte del santo celebrante o degli astanti alla celebrazione, della discesa dello Spirito Santo sui Doni da consacrare percorre trasversalmente, attraverso i tempi e i luoghi, un ampio tratto dell’agiografia ortodossa (sia greca che antico-russa). Apparentemente svincolato da problematiche teologico-liturgiche – come la disputa con l’occidente latino sul momento della trasformazione dei Doni – esso è piuttosto ordinato a documentare il profilo carismatico del santo, ma tuttavia svolge, sia pure indirettamente, un ruolo importante di divulgazione mistagogica.
E. Morini (2007). La visione “epicletica” nel Bios italo-greco di sant’Elia Speleota. Origine e fortuna, risonanze bibliche e valenza liturgica di un topos agiografico. GOTTAFERRATA (ROMA) : Monastero Esarchico.
La visione “epicletica” nel Bios italo-greco di sant’Elia Speleota. Origine e fortuna, risonanze bibliche e valenza liturgica di un topos agiografico
MORINI, ENRICO
2007
Abstract
Il motivo della percezione sensibile, da parte del santo celebrante o degli astanti alla celebrazione, della discesa dello Spirito Santo sui Doni da consacrare percorre trasversalmente, attraverso i tempi e i luoghi, un ampio tratto dell’agiografia ortodossa (sia greca che antico-russa). Apparentemente svincolato da problematiche teologico-liturgiche – come la disputa con l’occidente latino sul momento della trasformazione dei Doni – esso è piuttosto ordinato a documentare il profilo carismatico del santo, ma tuttavia svolge, sia pure indirettamente, un ruolo importante di divulgazione mistagogica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.