el presente articolo si analizzano, anche da un punto di vista comparatistico, le ultime vicende normative che hanno interessato la società a responsabilità limitata semplificata ed il regime del capitale sociale minimo delle s.r.l. cc.dd. "ordinarie" con capitalizzazione inferiore a diecimila euro. Muovendo dall'analisi del dato normativo primario e del contenuto dell'atto costitutivo tipizzato per decreto ministeriale si giunge a conclusioni particolarmente negative rispetto all'utilità dell'istituto, che risulta divenire, a seguito delle modifiche susseguitesi, sia inefficiente da un punto di vista strettamente normativo, in ragione della mancanza di coordinamento tra le diverse istanze riformatrici, oltre che dell'assenza di un disegno organico comune; sia non particolarmente vantaggioso in termini di costi da sostenersi da parte dei soci, in comparazione con la configurazione ora vigente della s.r.l. Le conclusioni da trarre sono nel senso di provvedere quanto prima ad una modifica dell'atto costitutivo standard, ripensando in maniera decisiva il rapporto tra s.r.l. "ordinaria" e semplificata ed i vantaggi connessi alla costituzione di quest'ultima.

L'insostenibile leggerezza dell's.r.l.s. Nell'intricata "matassa" delle "nuove" s.r.l.: ricercare un bandolo o tagliare il filo?

BARTOLACELLI, ALESSIO
2014

Abstract

el presente articolo si analizzano, anche da un punto di vista comparatistico, le ultime vicende normative che hanno interessato la società a responsabilità limitata semplificata ed il regime del capitale sociale minimo delle s.r.l. cc.dd. "ordinarie" con capitalizzazione inferiore a diecimila euro. Muovendo dall'analisi del dato normativo primario e del contenuto dell'atto costitutivo tipizzato per decreto ministeriale si giunge a conclusioni particolarmente negative rispetto all'utilità dell'istituto, che risulta divenire, a seguito delle modifiche susseguitesi, sia inefficiente da un punto di vista strettamente normativo, in ragione della mancanza di coordinamento tra le diverse istanze riformatrici, oltre che dell'assenza di un disegno organico comune; sia non particolarmente vantaggioso in termini di costi da sostenersi da parte dei soci, in comparazione con la configurazione ora vigente della s.r.l. Le conclusioni da trarre sono nel senso di provvedere quanto prima ad una modifica dell'atto costitutivo standard, ripensando in maniera decisiva il rapporto tra s.r.l. "ordinaria" e semplificata ed i vantaggi connessi alla costituzione di quest'ultima.
2014
Alessio Bartolacelli
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