Dopo una nota sulla fortuna di Totò all'estero e la sua tanto decantata 'intraducibilità', passerò a fare il punto sulle traduzioni in spagnolo (almeno 34) e in catalano (6). Abbiamo da una parte le traduzioni sottotitolate dell'Argentina (6), quelle doppiate per il Messico (5) e quelle proposte allo spettatore spagnolo, 27 film tradotti di cui solo uno fu sottotitolato (Fifa e arena 1948); tutti quelli tradotti in catalano (6) vengono invece proposti così. Le due tecniche antagoniste adoperate per proporre lo stesso personaggio dipendono in parte da ragioni politiche (nel 48 in Spagna era vietato doppiare film stranieri), di tradizione (il caso argentino contrapposto a quello messicano) e di contesto (nel caso catalano si tratta di omaggi relativamente recenti al cinema italiano, quindi un pubblico di nicchia). L'analisi di alcuni episodi (La patente) e di alcune scene (Fifa e arena, I soliti ignoti, Totò cerca casa, Totò, Eva e il pennello proibito, etc.) ci permetterà di riflettere su quale Totò -un po' "sbiadito" certo- arrivò (e arriva tuttora grazie alle proiezioni TV) allo spettatore spagnolo (anche per colpa della censura e per l'eliminazione di molti dei suoi giochi linguistici davvero impossibili).
M. Carreras i Goicoechea (2007). Sottotitolaggio vs. doppiaggio: Totò in catalano e in spagnolo. RASSEGNA ITALIANA DI LINGUISTICA APPLICATA, 1-2, 179-213.
Sottotitolaggio vs. doppiaggio: Totò in catalano e in spagnolo.
CARRERAS GOICOECHEA, MARIA
2007
Abstract
Dopo una nota sulla fortuna di Totò all'estero e la sua tanto decantata 'intraducibilità', passerò a fare il punto sulle traduzioni in spagnolo (almeno 34) e in catalano (6). Abbiamo da una parte le traduzioni sottotitolate dell'Argentina (6), quelle doppiate per il Messico (5) e quelle proposte allo spettatore spagnolo, 27 film tradotti di cui solo uno fu sottotitolato (Fifa e arena 1948); tutti quelli tradotti in catalano (6) vengono invece proposti così. Le due tecniche antagoniste adoperate per proporre lo stesso personaggio dipendono in parte da ragioni politiche (nel 48 in Spagna era vietato doppiare film stranieri), di tradizione (il caso argentino contrapposto a quello messicano) e di contesto (nel caso catalano si tratta di omaggi relativamente recenti al cinema italiano, quindi un pubblico di nicchia). L'analisi di alcuni episodi (La patente) e di alcune scene (Fifa e arena, I soliti ignoti, Totò cerca casa, Totò, Eva e il pennello proibito, etc.) ci permetterà di riflettere su quale Totò -un po' "sbiadito" certo- arrivò (e arriva tuttora grazie alle proiezioni TV) allo spettatore spagnolo (anche per colpa della censura e per l'eliminazione di molti dei suoi giochi linguistici davvero impossibili).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.